L’Amm.ne comunale, attraverso il suo ufficio tecnico, avrebbe dovuto tener conto, non solo per legge ma anche come il più alto momento di educazione civica, dell’adeguamento del punto di informazioni turistiche alla normativa sulle barriere architettoniche.
I diversamente abili devono beneficiare dei diritti e dei doveri riservati a tutti i cittadini. Fondamentale per i disabili è l’accesso a tutti gli edifici pubblici e all’utilizzo di tutte quelle strutture messe a disposizione dallo stato per la pubblica utilità , l’ istruzione e la salute. Ma è proprio negli edifici pubblici che queste barriere persistono inesorabili o, come nel nostro caso, vengono addirittura apposte e impediscono ai disabili di partecipare alla vita pubblica. E pensare che proprio un anno fa è entrato in vigore il nuovo Codice del Turismo e per la prima volta una legge ha considerato “atto discriminatorio impedire alle persone con disabilità motorie, sensoriali e intellettive di fruire, in modo completo ed in autonomia,delle informazioni turistiche e dell’offerta turistica, esclusivamente per motivi comunque connessi o riferibili alla loro disabilità” . A Penne, proprio la Pubblica Amministrazione, si rende capace di una gesto deplorevole che fa fare alla Città un passo indietro verso l’accoglienza turistica proprio dopo che Penne è entrata a far parte dei “Borghi più belli d’ Italia” . Questa era l’occasione per proporre un “turismo accessibile” sin dall’accoglienza degli ospiti accompagnato da un’organizzazione del servizio informativo turistico basato sulla disponibilità di personale preparato, reso consapevole ed attento a rispondere alle esigenze speciali della clientela: informazione, accoglienza, gestione… ed anche aver demandato l’accoglienza turistica agli studenti senza la presenza costante di personale specializzato ci sembra alquanto riduttivo. Insomma l’Assessore competente farebbe bene a provvedere immediatamente a far adeguare alle leggi vigenti l’accesso al punto di informazione turistica e poi con altrettanta velocità rassegni le dimissioni.
SEL Penne