Penne: psicodramma democratico

PENNE – Con il decreto legge varato dal Governo sulla riduzione dei costi della politica, generare oggi un dissesto finanziario potrebbe costare caro ad amministratori e amministrati. Le sanzioni sono patrimoniali e politiche.

Non si può più scherzare. A Penne, il Partito democratico riflette sul futuro di questa amministrazione comunale, alle prese con una crisi finanziaria che blocca l’attività amministrativa. La domanda è: continuare a vivere alla giornata oppure anticipare le dimissioni del sindaco Rocco D’Alfonso per favorire l’insediamento di un commissario? Quest’ultima soluzione potrebbe essere scelta, infatti, per un motivo: se fosse il commissario a dichiarare il dissesto, non ci sarebbero sanzioni e addebiti per gli attuali amministratori, e quindi potrebbero eventualmente anche ricandidarsi. Pensate ad esempio all’assessore comunale Ennio Napoletano, Pd, che aspira a una candidatura alle prossime regionali oppure al vice sindaco IdV, Luigi D’Angelo, intenzionato a strappare una candidatura alle prossime elezioni Politiche di primavera. A queste ipotesi starebbero lavorando i tecnici del Pd, che al prossimo direttivo politico della sezione pennese avanzeranno una proposta verso questa direzione. Intanto, il sindaco reggiano, Rocco D’Alfonso, ha la doppia tessera del Pd: è membro del direttivo provinciale di Reggio Emilia, nonché membro del Circolo 6 di Reggio Emilia di cui è stato anche vice segretario e allo stesso tempo, però in un’altra regione, è anche componente del direttivo Pd del Circolo di Penne.

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