PENNE – Nessuna manifestazione ufficiale nel trentennale della scomparsa di Enrico Berlinguer, che Penne gli ha dedicato una via, ubicata nei pressi del viale di San Francesco.
Né una conferenza, né una mostra per ricordare, forse l’ultimo, leader comunista, erede di Palmiro Togliatti. Tra il “compromesso storico” e la “svolta di Salerno”, è innegabile che Enrico Berlinguer abbia lasciato un segno profondo nella storia politica del Novecento. E Penne, città rossa e poca incline al cambiamento, ha dimenticato (o cancellato) il leader sardo che seppe rilanciare il comunismo italiano. Quando fu intitolata la via a Berlinguer, durante l’amministrazione comunale del sindaco Donato Di Marcoberardino, ci furono polemiche e contrapposizioni politiche, che oggi sono clamorosamente tramontate: peccato, che ancora una volta il tornaconto elettorale prevarichi persino la storia. Nessuna frase a favore di Berlinguer è stata pronunciata dal sindaco Rocco D’Alfonso, che evidentemente conosce meglio la storia del fascista e giurista Alfredo Rocco, al quale ha dedicato la sua tesi di laurea, che del leader comunista.