Nella sua replica a un intervento del Circolo PD di Penne, il gruppo “Penne Viva” chiama in causa la mia persona e l’operato della mia Amministrazione, non risparmiando insinuazioni piuttosto volgari cui intendo rispondere con assoluta serenità.
Una premessa mi sembra però opportuna: trovo incomprensibile che una maggioranza che da quasi due anni governa il Comune di Penne utilizzi anche una piccola parte del tempo a sua disposizione per attaccare la precedente Amministrazione Comunale, con un furore iconoclasta che mal si addice a un’attività, come quella amministrativa, che per sua stessa natura si pone in continuità con ciò che si è fatto in precedenza, magari con degli aggiustamenti (che talvolta possono risultare anche peggiorativi), ma sempre raccogliendo un ideale testimone e trasferendolo a chi governerà successivamente. Aggiungo, inoltre, che in un sistema democratico chi perde le elezioni non perde anche la libertà di parola, che è un diritto garantito dalla nostra Costituzione e che non si acquisisce a seconda che si prevalga o meno nelle competizioni elettorali. Forse un maggior rispetto nei confronti di chi non la pensa nello stesso modo non guasterebbe, e tale rispetto potrebbe manifestarsi anzitutto non respingendo sdegnosamente le critiche delle opposizioni, ma ascoltandole e anche facendo tesoro di ciò che contengono di vero e di utile.
Venendo ai sarcastici riferimenti al precedente governo cittadino, si chiede al Segretario Vecchiotti di dire «pubblicamente quali siano i risultati raggiunti dall’Amministrazione comunale di Rocco D’Alfonso a favore della Città di Penne». Non c’è bisogno che risponda Vecchiotti, poiché quei risultati sono elencati, con una certa precisione, nella stessa nota di “Penne Viva”: introduzione della raccolta differenziata porta a porta sull’intero territorio comunale, riqualificazione di Piazza Luca da Penne (con un mutuo acceso dall’Amministrazione Di Marcoberardino e con un concorso di idee da essa promosso: è giusto riconoscere i meriti di chi ti ha preceduto), l’avvio dell’iter di realizzazione della nuova scuola Mario Giardini, l’azione di risanamento del bilancio comunale (ottenuta anche attraverso la vendita dell’immobile commerciale di Via De Sterlich), il salvataggio del Comune dal dissesto finanziario che avrebbe potuto prodursi in seguito alla sentenza del 2015 relativa ai terreni del Carmine, realizzato attraverso l’alienazione del 12% delle quote della società partecipata Vestina Gas detenute dal Comune. A quest’ultimo proposito, parlare di «svendita» mi pare quanto meno inappropriato: in proporzione alle quote vendute e al numero dei contratti di fornitura posseduti dalle società di vendita altri Comuni abruzzesi (come Francavilla e Giulianova) hanno incassato cifre più basse, nonostante abbiano ceduto l’intero pacchetto societario. Il che dimostra che la somma ottenuta dal Comune di Penne corrisponde ampiamente al valore di mercato. Inoltre, prima di parlare ironicamente di «svendita» aspetterei di conoscere con esattezza a quale valore saranno effettivamente vendute le quote restanti possedute dal Comune. Operazione che non si è ancora completata nonostante un incarico professionale per la redazione del bando di ben 100.000 euro!
Peraltro, alcuni di questi risultati sono stati oggetto, a suo tempo, di pubblico elogio da parte di autorevoli esponenti dell’attuale Amministrazione. Mi riferisco, in particolare, al giudizio espresso nella seduta di Consiglio Comunale dello scorso 28 luglio 2016 dall’Assessore al Bilancio Gilberto Petrucci, che ha riconosciuto al suo predecessore, Valeria Di Luca, il merito di aver «rimesso in carreggiata un bilancio che era nel complesso disastrato». Mi riferisco, ancora, al comunicato apparso sulla pagina Facebook del Comune di Penne lo scorso luglio, in cui, facendosi riferimento a un contributo di 140.000 euro per riqualificare il centro storico ottenuto in virtù dell’appartenenza del Comune al Club dei “Borghi più belli d’Italia”, si riteneva «doveroso difendere anche l’operato della passata amministrazione e dell’ex Sindaco Rocco D’Alfonso, che volle a tutti i costi entrare nel circolo dei Borghi più belli d’Italia».
Inoltre, non mi sembra che – nei fatti – l’attuale Amministrazione abbia rinnegato ciò che la precedente ha realizzato. Su temi importanti come quelli della raccolta differenziata, della riqualificazione di Piazza Luca da Penne, della realizzazione del distaccamento permanente dei Vigili del Fuoco, della costruzione della nuova Scuola M. Giardini, del risanamento del bilancio comunale, della promozione delle politiche turistiche attraverso il brand dei “Borghi più belli d’Italia”, mi sembra che l’attuale governo cittadino stia portando avanti progetti politico-amministrativi che la precedente Amministrazione ha avviato con precise scelte d’indirizzo. E anche nel campo dei servizi, mi risulta che l’attuale Amministrazione stia tenendo aperti e non abbia alcuna intenzione di chiudere uffici che noi abbiamo faticosamente salvato, come il Giudice di Pace e l’Ufficio Territoriale dell’Agricoltura. Né mi sembra possa eccepire nulla sull’azione svolta dalla precedente Amministrazione, in collaborazione con le rappresentanze sindacali (che svolsero un ruolo decisivo) e col Vice-Presidente della Giunta Regionale Giovanni Lolli, nel contrastare il piano di 400 esuberi strutturali presentato dall’azienda Brioni nel marzo 2016. Sono tutti risultati – cara “Penne Viva” – di cui vado orgoglioso, e lo stesso si può dire di tutti coloro che hanno concorso a realizzarli.
Per quanto riguarda le insinuazioni sulla mia persona, ricordo al dotto estensore della nota di “Penne Viva” quanto segue: 1) sulla questione dei due incarichi (tenuti per pochi mesi e uno dei due a titolo totalmente gratuito) si è ampiamente pronunciato il Tribunale Civile e Penale di Pescara con sentenza n.1475/14 dandomi pienamente ragione; 2) sulla questione dei miei incarichi universitari, ho un dottorato di ricerca in Storia del Pensiero Politico e delle Istituzioni Politiche e sono stato professore a contratto di Storia delle Dottrine Politiche presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Pavia; 3) non sono affatto «fuggito» presso la segreteria del Presidente D’Alfonso, ma ho continuato a lavorare per il Comune di Penne fino all’ultimo giorno del mio mandato amministrativo, assicurando anche (credo che il Sindaco Semproni possa testimoniarlo) un passaggio di consegne approfondito e dettagliato di fronte alla Giunta Comunale uscita dalle elezioni del giugno 2016. Inoltre, ho accettato di far parte del Consiglio d’Amministrazione della Fondazione Musei e Archivi di Penne (a titolo totalmente gratuito come tutti gli altri consiglieri), al fine di contribuire all’organizzazione e alla promozione delle attività museali e culturali pennesi.
Con questa mia risposta, spero di aver fornito un utile apporto a quella «politica del confronto e del dibattito» giustamente invocata da “Penne Viva”. Una politica che però – come affermava Alexis de Tocqueville nella Democrazia in America – deve avere come presupposto essenziale il mutuo riconoscimento e il reciproco rispetto di tutti i partecipanti al dibattito pubblico.
Rocco D’Alfonso