“Cresce il consenso nei confronti del presidente Marsilio che entra, infatti, nella top ten della classifica di gradimento dei governatori delle Regioni, passando dal 13° al 10° posto. Un dato che ci gratifica e che dimostra come il lavoro costante, silenzioso e concreto del Presidente sia sempre più apprezzato dagli abruzzesi. Un exploit frutto di considerevoli risultati raggiunti, a partire da una attenta e responsabile gestione della pandemia, che ci ha distinti a livello nazionale, per proseguire con una capillare programmazione sulle infrastrutture regionali, un incessante dialogo sui territori, la grande attenzione alle aree interne che ha finora prodotto interventi mirati, attesi e lungimiranti, per non parlare dell’ottimo lavoro svolto sui conti dell’ente,che assume una maggiore rilevanza considerando la pesante eredità acquisita dalla passata amministrazione.
Gran parte di quanto appena riassunto non è solo merito di preparazione e competenza ma anche della capacità di Marsilio di avere autorevolezza nei confronti del governo nazionale, una virtù che gli ha permesso di diventare il collante tra i presidenti della dorsale adriatica, riconosciuta anche a livello europeo con la elezione a presidente del Gruppo Ecr nel Comitato delle Regioni.
Traguardi e conquiste che Marsilio, con la sua umiltà, ha ottenuto e che gli abruzzesi iniziano a percepire come la concretezza di un governo regionale che, da buon padre di famiglia, sta gestendo nel miglior modo possibile una realtà complessa come la nostra. Ci aspettano grandi sfide, ad iniziare dall’approvazione delle rete sanitaria – obiettivo che mai nessun governo regionale è riuscito a raggiungere – e che, indipendentemente dai dettagli territoriali, sarà indispensabile per sbloccare cospicui finanziamenti per i nostri ospedali. Altra priorità è riuscire a ottenere il progetto bandiera dell’Abruzzo sul Pnrr per risolvere definitivamente le problematiche in materia idrica, oltre al nuovo ciclo di programmazione che già venerdì verrà illustrato a L’Aquila. Sono questi i tre assi fondamentali da portare avanti, parallelamente al piano infrastrutturale che resta in cima all’agenda politico-amministrativa. Il processo di rinnovamento dell’Abruzzo non si è mai fermato in questi anni, nonostante le enormi difficoltà, e quanto realizzato fino ad oggi è senza dubbio un incoraggiante viatico per il prossimo futuro”.