PENNE – Il segretario del Pd, Piero De Bonis, torna ad attaccare le forze politiche di centrosinistra, in particolare Sel e Api.
E’ duro De Bonis contro di loro come si può leggere nel suointervento pubblicato sul sito del Pd di Penne: «Abbiamo ricevuto attacchi pretestuosi, antagonisti e pregiudiziali contro una maggioranza che ha vinto le elezioni e che amministra questa città con tutte le difficoltà che l’attuale momento politico-finanziario comporta», sostiene il segretario cittadino del Pd. «Attacchi a trecentosessanta gradi contro una amministrazione che sta cercando in tutti i modi di evitare il collasso economico della città. Colpisce però anche di più, leggere l’intervento del segretario di SEL, che dopo aver passato cinque anni a fare le stesse cose che sta facendo questa amministrazione, e cioè pagare i debiti, prefigura una risoluzione istantanea dei problemi solo se questa amministrazione si facesse da parte o, magari, chiedesse sostegno a chi oggi la sbeffeggia. Oppure, richiesta udita diverse volte negli interventi di chi ha preso la parola, si adottasse una democrazia partecipata tra la maggioranza ed i cittadini perché in tal modo i debiti, magicamente, evaporerebbero». Duro l’affondo del Pd contro l’ex alleato, Remo Evangelista, verso il quale i rapporti sono ormai rotti. «La cosa più inverosimile però, è stato l’intervento del consigliere di maggioranza in quota API, Remo Evangelista che, pur sedendo nei banchi della maggioranza, oltre ad aver firmato la richiesta di consiglio comunale straordinario, ha chiesto, nel suo intervento, l’azzeramento della Giunta ed una amministrazione di salute pubblica, della maggioranza e dell’opposizione insieme perché, ha precisato, la situazione è molto grave e sarà necessario prendere provvedimenti impopolari e, quindi, non è giusto che sia solo la maggioranza a dover far fronte al risanamento del bilancio. L’ing. Ferrante, lucidamente ed intelligentemente, gli ha risposto “te lo puoi scordare”. Noi, lucidamente, chiediamo a Remo Evangelista cosa intende fare. Perché non si può essere padrone e sotto allo stesso momento e perché le azioni politiche parlano da sole e non c’è bisogno di avere un particolare acume politico per interpretarle. Se un consigliere di maggioranza chiede l’azzeramento della sua Giunta ed invoca un’amministrazione di salute pubblica vuol dire che ha espresso, nei fatti, la propria sfiducia nella maggioranza che dice di appoggiare. E’ necessario che questa situazione sia chiarita se non altro per il rispetto dovuto agli elettori ed ai cittadini di Penne che crediamo non meritino di essere presi in giro in questo modo e che hanno il diritto di sapere se chi hanno eletto è o non è ancora parte della maggioranza politica che amministra il Comune di Penne. I giochi ed i giochini sulla pelle dei cittadini non si possono più consentire a nessuno, specialmente in un momento di grave difficoltà come questo». Nessuna difesa per l’assessore al bilancio, Valeria Di Luca, che in queste ultime ore ha minacciato le dimissioni perché, secondo lei, il partito non l’avrebbe difesa nell’arena del Consiglio comunale di martedì scorso.