RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – Nonostante l’altisonante titolo (Ora vi dico qualcosa di vero), l’intervista del Sindaco Semproni pubblicata nell’ultimo numero di «Lacerba» presenta evidenti bugie e omissioni, oltre al consueto atteggiamento di attribuire le colpe sempre ad altri (al Governo nazionale, alla Regione, alla Provincia, alle opposizioni consiliari, alla precedente Amministrazione Comunale).
A ben vedere, però, un’indubbia verità nell’intervista compare: e cioè nel riferimento iniziale all’immobilismo della sua Amministrazione, giustificato con i terremoti dell’anno scorso e con la tragedia di Rigopiano. A tal proposito, è opportuno chiedere al Sindaco Semproni quali atti significativi ha prodotto la sua maggioranza prima degli eventi calamitosi del gennaio 2017 e dopo che la situazione di emergenza è cessata. Francamente non ne vediamo, e questa colpevole inerzia dell’attività amministrativa dovrebbe suscitare una riflessione autocritica del Sindaco, anziché stimolare la sua ossessiva tendenza a scaricare su altri le colpe proprie.
Le bugie emergono chiaramente già nel primo tema affrontato dal Sindaco: quello dell’edilizia scolastica. Facendo riferimento all’ordinanza con cui ha provveduto allo sgombero della Scuola M. Giardini, egli omette di dire che la perizia della Società di Ingegneria E.D.IN S.r.l. di Roma del 2010 evidenziò il rischio sismico della scuola e non il pericolo di crollo, come spiegò assai bene il Prof. Claudio Valente, docente di Scienze della Costruzioni presso l’Università “G. D’Annunzio” ed estensore della perizia, in occasione di un incontro con i genitori e i docenti della Scuola M. Giardini svoltosi nel novembre 2011. Il che significa che non si tratta di una struttura pericolante, ma di un edificio con debolezze strutturali che, in caso di sisma di grado elevato, potrebbero comprometterne la stabilità. La stessa situazione in cui si trova quella porzione della Scuola L. Ciulli Paratore in cui sono stati trasferiti gli alunni e i docenti della Giardini (la parte restante è stata oggetto di adeguamento antisismico grazie ad un contributo regionale di 650.000 euro ottenuto dall’Amministrazione D’Alfonso). Senza contare gli enormi problemi di spazi, i gravi disagi e la fuga di alunni causati da quel trasferimento: tutti effetti lungamente denunciati dal Comitato “Giardini nel cuore”. Che fine faranno i giovani studenti, i docenti e tutto il personale della Giardini? L’intenzione è quella di chiuderla definitivamente? Le risposte dovete darle alla popolazione, non al circolo PD. Il futuro di Penne è nei nostri giovani studenti, l’amministrazione Semproni lo sta cancellando. Lo sgombero della M. Giardini è stato dunque un provvedimento frettoloso e mal gestito, che ha impoverito l’edilizia scolastica del nostro Comune senza prevedere alcuna valida alternativa.
In effetti, oltre al maldestro trasferimento degli alunni e dei docenti della Scuola di Via Caselli, occorre citare i ripetuti tentativi dell’Amministrazione Semproni di bloccare i lavori della nuova M. Giardini, accompagnati da assurde promesse di costruire una nuova scuola in Via Caselli. E che dire della solita litania del Sindaco e della sua maggioranza sul canone annuo di 180 mila euro più IVA (peraltro inesatto) necessario per la realizzazione della nuova M. Giardini? Perché l’attuale Amministrazione Comunale non ha minimamente tentato di abbattere la quota a carico del Comune di Penne reperendo le risorse necessarie con un finanziamento del Governo o della Regione, come hanno fatto tanti Comuni abruzzesi negli ultimi anni? Le precedenti Amministrazioni di Centro-Sinistra sono riuscite ad assicurarsi un contributo statale di 723.818,25 euro per la ristrutturazione o la ricostruzione della M. Giardini. Che fine ha fatto quel contributo? E anziché propinarci i soliti piagnistei, l’attuale Amministrazione non avrebbe potuto integrarlo con fondi di provenienza statale o regionale? Qual è la proposta del governo cittadino di fronte alla situazione critica dell’edilizia scolastica a Penne e alla forte riduzione delle iscrizioni sia nelle scuole primarie che in quelle superiori? A tali domande il Sindaco non fornisce alcuna risposta, limitandosi a ribadire che la sua maggioranza «è contraria a delocalizzare la scuola M. Giardini in periferia». Nel frattempo, l’amministrazione Semproni ha approvato, in data 17 novembre 2017, una delibera di Giunta con cui viene presentato un progetto per la realizzazione di un polo scolastico in Via G. Rossa costituito da asilo nido e scuola dell’infanzia. Via G. Rossa è meno periferica di Via dei Lanaioli? La confusione e le contraddizioni regnano sovrane nell’Amministrazione Semproni.
La confusione del sindaco Semproni è palese anche sulla vicenda che il Marconi sta vivendo a seguito degli eventi calamitosi del 18 gennaio 2017. Probabilmente siamo di fronte ad un unicum: un sindaco che attacca una propria concittadina, una dirigente scolastica che non si è fermata nemmeno un attimo per costruire un presento ed un futuro sereni per la propria comunità studentesca, una dirigente scolastica alla quale va il nostro plauso per la determinazione con la quale sta gestendo la delicata situazione dello storico istituto Marconi, aldilà delle ideologie politiche. Il sindaco Semproni più che guardare al nostro circolo, dovrebbe spiegare agli studenti del Marconi, alle loro famiglie, ai docenti il perché ha bocciato, insieme a tutto il gruppo di maggioranza Penne Viva, la proposta avanzata dal consigliere Ennio Napoletano di ospitare gli studenti nei locali al di sopra i portici Salconio (dove attualmente si trovano le aule del Marconi in attesa dei MUST, ndr) costringendoli ad inappropriati e faticosi doppi turni. Non entriamo nel merito delle vicende giudiziarie, perché noi non abbiamo la pretesa di ergerci a giudici di tribunali, ma anzi ci auguriamo che le indagini possano concludersi senza aver trovato alcun illecito. La nostra cultura politica ci suggerisce che le battaglie politiche vadano condotte nei consigli comunali, non nelle aule dei tribunali.
Notiamo che anche sulla questione viabilità in Piazza Luca da Penne l’attuale amministrazione non abbia alcun tipo di progetto, nascondendo, ancora una volta, la propria inconcludenza citando la precedente amministrazione a guida PD. Ribadiamo, siete al timone del Comune di Penne da 20 mesi. Non dimentichiamo di come il presidente del Consiglio Comunale Baldacchini, abbia definito una “bagnarola” Piazza Luca da Penne e definirla invece successivamente una tra le piazze più belle d’Italia. A pensarci bene, adesso sarebbe più opportuno definirla “il parcheggio più bello d’Italia” visto e considerato che non si riesce a porre alcun rimedio al parcheggio selvaggio nel cuore cittadino. Il sindaco, nel rivendicare i finanziamenti ottenuti grazie alla rete i Borghi più belli d’Italia, avrebbe fatto bene, per onestà intellettuale, ad allegare la dichiarazione rilasciata dal proprio vicesindaco, che criticava proprio l’inserimento di Penne in predetto club, affermando che: “Penne non è un Borgo, ma una cittadina” e magari a riconoscere il merito alla passata amministrazione per aver fatto rientrare Penne nel club.
Gli stessi meriti che Gilberto Petrucci, attuale assessore al bilancio, durante il consiglio comunale del 28/07/2016 ha riconosciuto a Valeria Di Luca (assessore al bilancio nella passata amministrazione, ndr), per la qualità nella gestione del bilancio e per aver “rimesso in carreggiata un bilancio che era nel complesso disastrato”. Inoltre, proprio gli attuali consiglieri di maggioranza Petrucci e Camplese, nel 2015, condussero una battaglia in Consiglio Comunale e non affinché l’amministrazione comunale vendesse tutte le quote detenute in Vestina Gas, dunque l’intenzione di vendere le quote era ben radicata negli esponenti di Penne Viva. Tant’è vero che l’assessore Petrucci ha più volte dichiarato pubblicamente di essere “costretto” a dismettere le quote di Vestina Gas perché la vendita era imposta dal c.d. Decreto Madia. Mentre adesso apprendiamo che si vende per problemi di bilancio. Siamo ancora in attesa di conoscere gli esiti dei contatti commerciali avuti con la società AIM energy, visto e considerato che l’ultimo Consiglio Comunale si è svolto il 28 dicembre 2017. Forse si era troppo impegnati in campagna elettorale…
Partito Democratico-Circolo di Penne
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