“Il Segretario della Filctem-Cgil, Domenico Ronca, continua a scaricare responsabilità per il mancato sviluppo del tessuto produttivo dell’area vestina alle Istituzioni Regionali, ma dimentica, tuttavia, che l’amministrazione locale di Penne, guidata da una maggioranza di centrosinistra composta anche da rappresentanti di Cgil e Cna, sta paralizzando e bloccando la crescita economica del centro vestino”.
Così, il coordinatore cittadino del Pdl di Penne, Antonio Baldacchini, replica alla segreteria provinciale della Filctem-Cgil. “Il segretario Ronca rifletta, ad esempio, sul caso Penne: l’amministrazione comunale del sindaco Rocco D’Alfonso non ha prodotto iniziative concrete nell’ultimo bilancio approvato a favore dello sviluppo economico di Penne; mancano persino strategiche infrastrutture nella zona industriale e artigianale della città, come le opere di urbanizzazione, e, non per ultimo, la banda larga per la trasmissione dei dati, determinante per le aziende che operano sul territorio. Il Comune non ha mai coinvolto le istituzioni provinciali e regionali per generare un progetto efficace che avrebbe potuto garantire fondi dal Patto per lo Sviluppo, né un progetto, infine, per attingere fondi ai bandi europei.
A Ronca chiediamo quindi di riflettere: nonostante la crisi economica e le manovre del Governo centrale, l’amministrazione comunale di Penne ha aumentato solo le tasse, come la Tarsu, la cui tariffa è cresciuta del 46,2%, dimenticando, che molti di questi cittadini, cioè oltre il 25% della popolazione lavorativa vestina, è dipendente dell’azienda Brioni, che percepisce salari bassi, in media di mille euro (il contratto del tessile è uno dei più bassi in Italia). Nonostante ciò, non abbiamo visto un comunicato della Cgil di Penne contro questi aumenti perpetrati dal Comune di Penne in questi ultimi mesi. Il segretario Ronca faccia prima autocritica dentro il suo sindacato, noi – conclude Baldacchini – siamo pronti a scendere in piazza insieme con i cittadini per dire basta a questa amministrazione comunale che sta bloccando la crescita economica dell’area vestina”.