Approvato il bilancio di previsione dell’ACA: nei prossimi tre anni aumenti della spesa e diminuzione delgli utili

“L’aumento vertiginoso della spesa per il personale per oltre 7milioni di euro, con un calo degli utili di 5milioni di euro, e la previsione di un compenso stratosferico per il Direttore generale di 190mila euro.

È questo il bilancio di previsione dell’Aca che 25 sindaci di centrosinistra hanno votato, dimostrando un totale senso di irresponsabilità oltre che di trasparenza precludendo ai soci anche la preventiva visione degli investimenti programmati, un atteggiamento che riteniamo ingiustificabile e assurdo e di cui dovranno dare conto ai propri cittadini”. È la denuncia dei sindaci di centrodestra dopo il voto del bilancio dell’Aca avvenuto nella serata di ieri a Pescara.

“I 25 sindaci del centrosinistra hanno votato favorevolmente la proposta di bilancio previsionale nonostante nel corso del dibattito, aspro e lungo, si siano levate non poche voci di dissenso – hanno detto i sindaci di centrodestra -. Oggi risulta davvero difficile comprendere il senso di assoluta irresponsabilità dei soci che hanno avallato questo bilancio di previsione nonostante sia emerso, solo all’esito di una pressante sollecitazione dell’assemblea, un grave e preoccupante scostamento rispetto alle previsioni del piano concordatario che pure nel documento presentato si era affermato di voler rispettare”. I sindaci di centrodestra dissenzienti hanno spiegato nel dettaglio le ragioni del loro voto contrario: “Rispetto alle previsioni del piano concordatario si registra un vertiginoso aumento della spesa del personale per oltre 7 milioni di euro nel prossimo triennio e un altrettanto preoccupante calo degli utili per oltre 5 milioni di euro nel periodo 2018-2020; in tale contesto, con una società che ha tagliato le somme dovute ai suoi creditori ed è in ritardo di un anno nel rimborso delle rate di mutuo ai Comuni, è apparso ai più davvero assurdo prevedere per la figura del direttore generale con un compenso stratosferico di 190mila euro all’anno, arrivando persino a respingere una proposta proveniente dall’assemblea per ridurlo almeno a 120mila euro, scelta per la quale riteniamo doveroso chiedere ai sindaci favorevoli di rendere conto nei loro consigli comunali. Purtroppo – hanno concluso i sindaci di centrodestra – questo Consiglio d’amministrazione ha mostrato di non avere la necessaria consapevolezza dell’esigenza di trasparenza, precludendo persino la preventiva visione ai soci del piano degli investimenti programmati, ed è apparso privo dell’adeguato controllo amministrativo-contabile necessario per evitare che venga dilapidata, come purtroppo sembra probabile, la straordinaria opera compiuta dal precedente amministratore con l’ottenimento dell’omologa del concordato preventivo.”

Pescara, 17.03.2018

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