
PENNE – Una delle singolarità della dolorosa e tesa vicenda amministrativa attuale al Comune di Penne sta nel fatto che due ex sindaci come Paolo Fornarola e Fabrizio De Fabritiis sono fra i consiglieri più ascoltati del primo cittadino in carica, Rocco D’Alfonso. I suoi predecessori però hanno idee piuttosto diverse su come è maturato il disastro contabile e finanziario nell’ente pennese con cui deve fare letteralmente i conti l’odierno primo cittadino.
Sosteneva in un consiglio comunale del 28 giugno 1996 un De Fabritiis, sindaco dall’87 al ’92, in veste di consigliere comunale di minoranza: Il buco di fine 2001 era ancora di là da venire. Diceva De Fabritiis al sindaco Marcotullio e al suo vice Fornarola in un momento storico nel quale il Comune s’era visto trascinare all’asta (diversi suoi immobili in vendita forzata), poi recuperati dal Comune, dall’iniziativa di un creditore, Angelo Antonacci. “Si è detto che il responsabile della situazione deficitaria del Comune sarei al 70% io, la cosa mi fa ridere perchè chi ha vissuto la fase dall’87 al ’92 sa cosa ha significato dal punto di vista del risanamento finanziario.
Quando mi insediai, c’erano enormi contenziosi. In tre-quattro anni abbiamo tolto qualcosa come due miliardi di lire alla spesa corrente per pagare i debiti pregressi. Il saccheggio delle finanze è avvenuto nel periodo ’80-’85 (Paolo Fornarola fu assessore fino all’ottobre ’82 della giunta Dc-Psi di Celestino Cantagallo n.d.c.). A causa delle troppe vertenze con Di Marco, Antonacci, Michetti, Acciavatti investimmo del problema il dottor Zincari. direttore della Ragioneria della prefettura, che ci suggerì la via del dissesto dinanziario, ma noi come Comune decidemmo di non intraprenderla.
Ecco perchè quando dicevo di stare attenti ad accendere i mutui, parlavo a ragion veduta”. Paolo Fornarola, assessore alla cassa dal ’93 al 2001 e poi sindaco fino al 2006, esternava nel consiglio comunale del 30 novembre 2001 quando emergeva all’improvviso (?) il buco contabile.”E’ una situazione che arriva da 15-16 anni fa. Con me assessore alle finanze è stata l’unica amministrazione degli ultimi quarant’anni che nel ’97 ha proceduto all’accertamento dei residui che è l’unica cosa che mette al riparo da queste situazioni: quindi è stata un’amministrazione particolarmente attenta al bilancio”.
Nel frattempo, Tecla Rosa, capogruppo di opposizone in una nota di fine ’99, aveva sostenuto:”Dopo sette anni di gestione Marcotullio, la situazione finanziaria è: indebitamento esagerato, qualità della vita peggiorata, pressione fiscale insopportabile”. Ora tutti sono nel partito democratico e tutti incoraggiano D’Alfonso. Il commento è libero.