PESCARA: PRESENTATO IL PRIMO ALBUM DEL PIANISTA PENNESE PAOLO CATONE

È stato presentato questa mattina, nella Sala Figlia di Iorio della Provincia di Pescara, “Io”, primo album da solista del musicista pennese Paolo Catone. È intervenuto all’incontro l’assessore comunale alla Cultura di Penne Gilberto Petrucci. Presente anche la cantante Carolina Petrizzelli, collaboratrice di Catone, e la professoressa Lidia Duttilo«Aver scritto il disco è stato per me il modo più vero e più bello per comunicare chi sono, ecco perché si intitola “Io”. Sono proprio io descritto in musica, la mia musica» ha spiegato Paolo Catone. «Con le mie note e le mie melodie porto l’ascoltatore in viaggio nel mio cuore e nella mia anima. Lo accompagno in nove tappe, i brani del disco, a scoprire le mie personali emozioni di gioia, amore, pause, dolori e ricordi. È un progetto a cui tengo moltissimo, nato durante lo scorso lockdown: ho voluto trovare in quello che stavamo vivendo qualcosa di positivo, dando forma a quello che avevo in mente di realizzare da tantissimo tempo»Il progetto ha incontrato il sostegno dell’amministrazione comunale di Penne. «Per l’amministrazione comunale di Penne è un onore aver presentato il primo disco di Paolo Catone, un artista di casa» ha sottolineato l’assessore Petrucci«Il disco contiene nove brani che raccontano il nostro territorio. Come sappiamo, l’area vestina è stata duramente colpita dalla pandemia; l’esperienza del lockdown ha portato un frutto meraviglioso: la composizione di un disco. Un album che parla dell’esperienza di vita di Paolo e che edifica un rapporto importante con il suo territorio. Conferiremo un riconoscimento al nostro Paolo non solo per la sua attenzione verso il territorio, ma soprattutto perché promuove l’immagine di Penne fuori dai confini comunali. Penne è una città votata all’arte, con una tradizione musicale importante». L’album, uscito oggi sulle principali piattaforme digitali e disponibile anche in formato fisico, contiene nove tracce strumentali. “Io” è stato anticipato dal singolo e dal videoclip del brano “Papà”, che Paolo ha dedicato a suo padre, scomparso recentemente dopo aver combattuto contro una grave malattia. «Scegliere questo pezzo come traccia di presentazione dell’intero progetto è stata cosa veloce perché è il brano a cui sono più affezionato. Ho scelto di descrivere in musica ciò che non riesco a comunicare con le parole: il bellissimo rapporto tra me e mio padre, la forza e il coraggio che ho appreso da lui mentre ha combattuto contro un grave problema di salute. I dolci momenti che porto nel cuore, ogni volta che l’ho visto sorridere. Sono felicissimo che il brano sia arrivato al cuore degli ascoltatori, è stato molto apprezzato e sto ricevendo molte dimostrazioni di affetto. In molti mi hanno ringraziato per aver avuto la grande sensibilità e il coraggio di coinvolgerli nei momenti più intimi»Paolo Catone ha iniziato ad appassionarsi al pianoforte quando aveva appena 7 anni, dopo aver visto Ray Charles esibirsi in televisione. Un percorso artistico ricco di soddisfazioni, che l’ha portato alla registrazione del suo primo album da solista. Il disco ha preso forma durante il lockdown dello scorso anno. Tra le nove tracce contenute nell’album c’è “Corantena, dedicata ai medici e al personale ospedaliero che hanno assistito i malati di Covid, scritta il 28 marzo 2020, in piena emergenza. Classe 1982, nato e cresciuto a Penne, Paolo Catone lavora come pianista, tastierista, arrangiatore, compositore e docente. Ha nel suo curriculum un diploma di Pianoforte, un diploma di secondo livello in Pianoforte Jazz, un diploma di Jazz, ha approfondito lo studio sull’arrangiamento e l’orchestrazione. Ha all’attivo anche studi da psicologo. Dal 2004 al 2019 insegna pianoforte, classico e moderno, tastiere e synth, musica d’insieme, armonia, teoria e solfeggio. Dal 2015 al 2017 ha lavorato come pianista accompagnatore e docente di pianoforte al Liceo Musicale e Coreutico di Pescara. Ha all’attivo numerose collaborazioni, in Italia e all’estero, in particolare negli Stati Uniti e in Canada. È musicista in formazioni di vario genere, arrangiatore per orchestre e band e si occupa di produzione e mixaggio musicale. «Quando un musicista prende il coraggio di esprimersi non si ferma più, perché coglie la vera bellezza della condivisione artistica. Ecco perché sono certo che non mi fermerò all’album “Io”. Vorrei dedicarmi alla scrittura di nuove musiche, in particolare per il settore cinematografico. Comporre per emozionare: ecco il mio obiettivo».

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