BLASIOLI (PD) – DAL CENTRODESTRA COLPI FERALI A SCUOLE, SANITÀ E INFRASTRUTTURE DELL’AREA VESTINA. LO SPOPOLAMENTO PARTE DA QUI

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – Con questa conferenza stampa che vede la partecipazione di vari esponenti del Partito Democratico e dei Comuni dell’area vestina vogliamo sottolineare alcune scelte che stanno colpendo al cuore quell’area, nel mentre proprio alcuni giorni fa alcuni quotidiani hanno ripreso la notizia dello spopolamento di Penne (-1060 residenti in dieci anni) e direi non solo di Penne.

Abbiamo letto del Sindaco Petrucci che “la sua maggioranza – la stessa che per cinque anni ha già governato col Sindaco Semproni –  è al lavoro per migliorare la qualità della vita e incrementare i servizi”, ma la verità è che le scelte politiche di Regione e Provincia sono ferali nei confronti di tutta questa area che va da Pianella a Loreto, da Picciano ai Comuni di Farindola e Montebello di Bertona e Civitella Casanova e che oggi sono qui rappresentata per rivendicare dignità per questi Comuni.

Ne vogliamo sottolineare alcune.

  1. Scuole. Giorni fa abbiamo letto le dichiarazioni del Sindaco Petrucci, dell’Assessore Campitelli e dei Consiglieri Provinciali Camplese e Romano sull’appalto dei lavori dell’Istituto Marconi, ma vogliamo ripercorrere i ritardi accumulati per questa scuola che assieme all’Istituto d’Istruzione Superiore “Luca da Penne – Mario dei Fiori” è centrale non solo per Penne ma per tutta l’area vestina, perché altrimenti gli studenti scelgono le scuole di Pescara. 

L’Istituto tecnico commerciale Marconi non ha più sede nel Palazzo De Sterlich dal gennaio 2017 a seguito del terremoto.  

La Provincia ha ottenuto un finanziamento complessivo pari ad € 3.189.810,54, di cui € 2.100.000,00 per la proprietà pubblica ed € 1.089.810,54 per la proprietà privata. Il finanziamento era stato già ottenuto dalla Giunta di centrosinistra nel settembre 2017 con l’inserimento della struttura tra quelle finanziate nell’ambito dell’Ordinanza del Commissario Straordinario per la Ricostruzione n. 37 del 8 settembre 2017. 

Con Decreto del Presidente della Provincia di Pescara n. 96 del 11 settembre 2020, è stato approvato lo studio di fattibilità degli interventi di miglioramento sismico del palazzo De Sterlich-Aliprandi delle unità pubblico-privato – tot. €. 3.189.810,45. 

Hanno valutato i servizi di ingegneria e architettura (redazione progetto definitivo, esecutivo  e coordinamento sicurezza in fase di progettazione) in €. 222.482,27, quindi hanno dovuto fare la gara, perché è stato superata la soglia dei 150 mila euro con cui è possibile seguire procedure semplificate, salvo poi aggiudicarla alla ditta STUDIO PARIS ENGINEERING S.R.L. per euro 85.944,91, con un ribasso del 61,42%. Previsione quindi che ha fatto perdere tanto tempo, che si somma al tempo precedentemente perso dall’Amministrazione del Presidente Zaffiri e udite bene: a ben 1 anno per l’aggiudicazione di una gara bandita il 12 aprile 2021e che nonostante solo 2 offerte pervenute è stata aggiudicata il 30 marzo 2022. Praticamente ci hanno messo un anno a fare una garetta con due offerte pervenute. 

Altro che giubilo per l’aggiudicazione del progetto (non della gara)!

  1. Ospedale San Massimo. Continua a essere privato di servizi e personale, ma ora anche dei fondi per la ristrutturazione.

Il centrosinistra lo aveva lasciato carico di un finanziamento di  25 Mln.: €. 12,5 Mln. per il sisma (fondi Gentiloni) e €. 12,5 Mln. Governo Renzi (art. 20 L. 67/88 terzo stralcio di aggiornamento) con la Deliberazione n. 742 del 2018 che approvava il documento programmatorio e le schede tecniche. 

Con la DGR 69 del 14 febbraio 2022 i €. 12,5 Mln. Governo Renzi (art. 20 L. 67/88 terzo stralcio di aggiornamento) sono stati tolti a vantaggio degli ospedali di Avezzano, Lanciano e Vasto e per il 118 di L’Aquila. Ancora un volta, come è accaduto per la Loreto-Penne, il Governo regionale sacrifica l’area vestina, sottraendole anche 12,5 Mln. di €. già stanziati dal centrosinistra per il suo ospedale. Ma non è tutto.

Del primo lotto di lavori di 15 Mln. per la ristrutturazione dell’ospedale non si hanno tracce, nonostante questo “prossimo inizio dei lavori sul San Massimo” sia stato l’appalto più presentato degli ultimi anni dalla Giunta Marsilio. Ha avuto più apparizioni sui media questa gara che la vittoria agli Europei della Nazionale, ma nell’unico posto dove dovrebbe essere, e cioè sull’albo pretorio della Asl, di questa gara non vi è traccia e sono passati altri tre anni di Governo Marsilio, con consequenziale perdita di tempo e aumento del costo dei materiali, che rischiano di rendere difficile la realizzazione del progetto con i 15 Mln. stanziati.

In un articolo sulla stampa del 27 novembre 2020 si diceva che ad Aprile 2021 sarebbero partiti i lavori («Nel dettaglio, i lavori che partiranno ad aprile 2021, come ha spiegato il direttore generale della Asl dì Pescara, Vincenzo Ciamponi, riguardano l’edificio D e quello centrale B e prevedono una serie di interventi che interessano numerose aree e reparti …»), ma siamo ad aprile 2022 e non c’è ancora neanche il bando. Così procedendo c’è il serio rischio di perdita di potere di acquisto della somma stanziata e comunque non vedremo l’inizio dei lavori prima del 2023.

  1. Trapelano grave voci sulla soppressione della UOS (Unità operativa semplice) del Blocco operatorio di Penne, gestita dal dott. Pezzella, per inserirla nella UOSD di Anestesia di Popoli e farne un’unica UOSD Penne-Popoli, senza alcuna motivazione valida, perché il BO di Penne sta funzionando molto bene e sono state implementate le specialità chirurgiche, (Ginecologia e Urologia). Questo significa di fatto dipendere da Popoli per intero, con buona pace per l’area vestina.

  1. Collegamento Loreto-Penne. La Giunta di centrosinistra aveva lasciato un finanziamento di 7 Mln. di €. a cui si aggiungevano i 29 Mln. di €. di Anas. L’intervento è stato completamente de finanziato sin dall’insediamento della Giunta Marsilio, vuoi per gli asfalti del Giro d’Italia 2019, vuoi per il potenziamento della struttura a servizio dello stesso Presidente, ma nonostante le rassicurazioni della Giunta Marsilio circa il ripristino di quei fondi, a 3 anni di distanza di questo non c’è alcuna traccia, al contrario di altri interventi previsti nel Masterplan che sono stati definanziati per utilizzarne i fondi durante la pandemia, ma che in seguito sono stati ripristinati. Ciò significa sostanzialmente aver perso altri 5 anni almeno, aver favorito l’aumento dei costi di realizzazione, aver dirottato altrove le volontà di investimento di Anas, che doveva collaborare con 29 Mln. e che non ha visto altro che una mera delibera di giunta regionale di indirizzo in cui la strada assume una priorità 1. La verità però è che si tratta di chiacchiere, cui non è seguito alcun rifinanziamento dell’opera. Continuare a privare la Loreto- Penne di finanziamenti significa disincentivare le persone a vivere a Penne, Farindola, Civitella Casanova, Villa Celiera e Montebello di Bertona.

Sul progetto poi c’è grande confusione. Il Presidente Marsilio a Penne il 21 gennaio 2022 parla di Collegamento verso Città sant’Angelo, addirittura di un progetto diverso che non favorisce i paesi dell’area vestina. Regna una confusione totale e sottolineiamo l’assenza di risorse.

  1. Cura Abruzzo a vantaggio delle micro imprese anche agricole delle zone rosse volute dal Presidente Marsilio. 

E’ un finanziamento che noi del centro sinistra abbiamo fortemente voluto e preteso nel Cura Abruzzo a proposito delle zone rosse di iniziativa regionale. Una iniziativa che avrebbe in parte ricompensato piccolissime imprese locali costrette a non poter lavorare sotto la Pasqua del 2020 e quindi in un periodo particolarmente importante per loro. Parliamo delle zone rosse delimitate da provvedimento del Presidente Marsilio: Val Fino, Vestina e Caldari di Ortona. I Comuni della vestina contemplati sono:  Montebello di Bertona, Farindola, Penne, Picciano, Civitella Casanova, Elice. Parliamo dell’art. 27 L.R. Abruzzo 3 giugno 2020, n. 10 – €. 1260.000,00Aspettiamo da 655 giorni ma di questo fondo i Comuni non hanno ricevuto nulla.

Rocco D’Amico – Assessore Comunale Loreto Aprutino

Loreto Aprutino, così come i Comuni del circondario, purtroppo registra l’intensificarsi dello spopolamento e dell’emigrazione verso le città della costa e la fragilità dei nostri territori interni è aggravata anche dal progressivo smantellamento del servizio sanitario nel presidio ospedaliero di Penne.

 Maurizio Lucci – Consigliere comunale Penne

Dobbiamo denunciare l’assenza e la scarsità di programmazione di risorse nel Bilancio di Previsione approvato dall’amministrazione comunale di Penne su tre settori fondamentali invece per il rilancio dell’area vestina: poche risorse per scuola e cultura, zero fondi su agricoltura e formazione giovanile.

Claudio Paolone – Segretario Circolo PD di Pianella

Le aree interne continuano a vivere una mancanza di servizi essenziali quali il trasporto pubblico locale, la restrizione dei servizi sanitari, la difficoltà per l’accesso alla scuola, i continui disagi per i servizi postali.

Sulla questione del trasporto pubblico locale rilevo che il Comune di Pianella continua a rimanere fuori dal “Biglietto Unico”, penalizzando studenti e lavoratori pendolari e sta danneggiando i cittadini che si spostano con la propria auto e devono scongiurare di incappare nella trappola dell’autovelox sulla statale S.S.81

Dal punto di vista turistico sarebbe utile promuovere forme di unione tra i vari Comuni per ottimizzare l’offerta turistica e culturale locale, per una proficua sinergia.

Andrea Vecchiotti – Segretario Circolo PD di Penne

Sottolineo il grave dato dello spopolamento giovanile, perché le scuole dell’area vestina segnano una carenza di iscrizioni, un trend che si sta confermando purtroppo negli ultimi anni.

E sempre nei confronti dei giovani si registra un’altra situazione di criticità ed ingiustizia: la Biblioteca Regionale di Penne, unico presidio regionale nell’area vestina, riaperta dopo oltre due anni dal terremoto del gennaio 2017 e affidata ad una gestione congiunta pubblica-privata, ora è nuovamente chiusa perché la convenzione con la Regione è scaduta a gennaio 2022 e né la Regione né il Comune si sono posti il problema di assicurare ai giovani del paese e del comprensorio un luogo di cultura e socialità.

Antonio Giammarino – Circolo PD di Penne

Il progetto dell’attuale amministrazione comunale di vendere case del centro storico a 1 euro, molto spesso a stranieri, non si sta rivelando un’azione favorevole alla valorizzazione del patrimonio immobiliare e al ripopolamento del borgo, perché molto spesso le abitazioni non vengono sottoposte a regolare manutenzione e la frequentazione del paese da parte dei proprietari è limitata a pochi mesi l’anno.

Enzo De Simone – Circolo PD di Penne

Il Comune di Penne non promuove una strategia condivisa e un’ intesa programmatica su temi che coinvolgono tutti Comuni del comprensorio, dalle scuole, alla sanità, alle infrastrutture; non è protagonista dell’area vestina e invece di ricoprire un ruolo centrale e di raccordo tra i Comuni del territorio su questioni di interesse generale, adotta politiche che tendono a dividere.

Articoli correlati

Pin It on Pinterest

Share This