“RE” SILVANO FERRI, AL PREMIO NICODEMO LANCIA LO SCOOP
Tra gli ulivi secolari di Capri c’è la dritta

Successo, partecipazione, condivisione e persino uno scoop al Premio Nicodemo 2025, ieri sera, 27 settembre, presso l’Abbazia di Santa Maria del lago a Moscufo.

Un momento dell’evento ( foto Ass.la Fonte)

Il premiato di quest’anno era Silvano Ferri, Presidente del Consorzio DOP Aprutino Pescarese che si pone come transfert- chiarisce nella sua lectio magistralis-della valorizzazione del prodotto identitario del territorio, l’olio extravergine di oliva.

Tanti gli ospiti presenti che hanno voluto omaggiare questa importante edizione del Premio Nicodemo. Dal Sindaco di Moscufo Pietro Di Pietro, all’On. Guerino Testa, al Cav. Luigi Di Giosaffatte, a Teddy Manella, Presidente del Rotary “Terra dei Vestini” all’ing. Lino Pace fino alla prof. Alessandra Di Pietro Dirigente “dell’Istituto De Cecco”. Come una voce unica hanno tutti rimarcato il valore di Ferri, come uomo di passioni e visioni.

Voce unica è stata quella di Tiziana Di Tonno che ha condotto il numeroso pubblico nelle liriche più profonde dedicate all’oro verde chiosate nell’Ode all’olio di Pablo Neruda. Emozionanti le “voci” del pianoforte di Daniela Fidanza e della fisarmonica di Rocco Ronca. Ascoltate ad occhi chiusi e capaci di trasportarci nel mondo malinconico di Por una cabeza di Gardel e Le Pera fino alle toccanti note di Astor Piazzolla con Oblivion e Libertango. Un plauso alla perfetta organizzazione curata dall’Associazione La Fonte di Moscufo

L’ORO DI CAPRI

Re” Silvano Ferri ha ricambiato tutto questo affetto regalando alla platea, e a noi che scriviamo, uno scoop annunciato tramite collegamento video con il dott. Angelo Lo Conte, agronomo del progetto L’Oro Di Capri. Ci ha raccontato come gli olivicoltori dell’isola di Capri, dal 2014, hanno intrapreso l’attività di recupero degli oliveti abbandonati, piantando varietà autoctone e ben adattate alle condizioni pedoclimatiche dell’isola, in tal modo la produzione di olio extravergine di oliva dopo decenni di incuria. Scopriamo come le nuove ricerche dell’olivicoltura siano indirizzate verso lo studio di ulivi secolari partendo dalla loro diversità genetica. Questo non solo, come detto, offre la possibilità di recupero di uliveti abbandonati ma diventa occasione di integrare le produzioni locali e valorizzare i paesaggi fino al radicamento del turismo ecologico che ha, nell’agroalimentare, una punta di diamante. Così l’Associazione“L’Oro di Capri” commissiona al CNR IBBR di Perugia uno studio per esplorare la diversità genetica degli olivi secolari sull’isola. Dalle piante, circa 60, vengono prelevati campioni di chiome e tronchi, anche per un eventuale scenario di innesto, principalmente ad Anacapri. Il Dna prelevato viene confrontato con 475 profili unici di cultivar di olivo custoditi nella banca dati del CNR IBBR. 

 

https://terraevita.edagricole.it/olivicoltura/il-recupero-degli-ulivi-abbandonati-di-capri/
Il dott. Angelo Lo Conte
LO SCOOP

Dal confronto effettuato emerge un dato strabiliante: delle diverse entità genetiche plurisecolari, due corrispondono a cultivar già conosciute: l’italiana Dritta abruzzese di origine e radicata nel cosiddetto triangolo d’oro di Moscufo, Pianella e Loreto Aprutino, oggi potremmo dire quadrilatero che comprende anche Penne, ed una greca, Thrombolia, recentemente descritta in altri lavori scientifici come progenitore di oltre il 60% delle varietà coltivate di tutto il mondo.

Silvano Ferri, venuto a conoscenza dei dati, coglie subito l’occasione e nell’estate 2025 si reca personalmente a Capri portando con sé tre piante di dritta di Moscufo che possano essere ripiantate in quel di Anacapri. Visione e lungimiranza da sempre contraddistinguono le sue azioni per la tutela, salvaguardia e valorizzazione degli ulivi e dell’olio extravergine di oliva. E con il vigore intellettuale che lo caratterizza fa molto di più: richiama bonariamente all’ordine politica, associazioni, comunità ed esperti di settore affinché la cooperazione si radichi e diventi anch’esso elemento identificante. Questa sarà la nuova mission del presidente e questo è quanto ogni relatore ha sottolineato con autentico coinvolgimento  “Silvano, abbiamo ancora tanta strada da fare e abbiamo bisogno di te“.

SdL

Nda: questo articolo uscirà anche sulla versione cartacea  Lacerba, nella quale verrà riportata tutta la ricerca effettuata dall’Università di Perugia

 

 

 

 

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