Le polemiche e le strumentalizzazioni scaturite dall’installazione dell’albero ad uncinetto, amplificate dai social, da Lacerba riportate, non sono altro che un caso tipico di parallasse da comunicazione. Con un inciso che ne obbliga l’analisi.
Il dilemma di Loreto non è certo l’albero all’uncinetto, a ben guardare non è neanche l’albero di Natale e se vogliamo anche dircela tutta, Loreto non ha nessun tipo di problema. Tanto che, per creare uno straccio di notizia, bisogna rincorrere i vari gruppi social o aspettare che ci segnalino qualcosa nei messaggi privati, con l’avvertimento di non citare la fonte per la paura di esporsi.
Parallasse, appunto.
LORETO NON HA UN PROBLEMA
Loreto non ha nessun tipo di problema, ne ha molti sulle bacheche di Facebook ma nella realtà tutto scorre tranquillamente. Badate bene, non solo per noi. Non ce l’ha per l’amministrazione e men che mai l’opposizione, non c’è problema per le associazioni, per la consulta giovanile, per i comitati, per gli stessi cittadini. Qualche anelito di speranza sull’esistenza di problemi è giunta dall’Associazione Custodes Laureti, che ringraziamo pubblicamente non foss’altro che per aver lasciato aperta una finestra aperta su un accenno di formazione di pensiero critico.
Ma il pensiero critico non si forma certo nelle piattaforme anzi, più il traffico problematico da social aumenta, lasciando spazio ai fautori della filosofia del digito ergo sum, più perdiamo pezzi di capacità di pensiero e di dialogo. Troppa indignazione social crea indifferenza sociale e culturale, quella reale, quotidiana, quella della negazione dell’ascolto che ci rende tutti complici, dell’ io meglio di te che non ci fa più pensare, che si pone come obiettivo il raggiungibile e non l’impossibile dei sognatori e dei romantici. I danni sono gli stessi dell’enfatizzazione perché è solo con una certa crudezza che avviene il cambiamento.
Dire che un albero all’uncinetto è brutto non è un atto rivoluzionario ma non è neanche un atto di indignazione, è una banalità semplice e facile. Quello che hanno compiuto le signore-artiste, invece, è un vero atto da graffitare connotato da energia, da caparbietà nell’occupare uno spazio, da identità. Il risultato è brutto, è bello? È atto reale della vita, un atto di politica sociale nel vuoto di visioni dei nostri amministratori. Talmente vero che nell’anno 2021 dell’albero all’uncinetto ne fece promozione un’assessora del Comune. Paravento più che parallasse!
FINALE
Loreto non ha un problema perché non ci sono più spazi di incontro, di discussioni, di animazione, non c’è più spazio per la rabbia, per quel sentimento che spinge costantemente al rifiuto della rassegnazione ed alla non accettazione di quello che di brutto ci accade intorno e e che tocca non il mio IO ma il mio io nella società. Diceva qualcuno ” A Loreto Dante non è ancora nato!” perché il girone degli ignavi si sarebbe già riempito “Questo misero modo tengon l’anime triste di coloro che visser sanza infamia e sanza lodo. Mischiate sono a quel cattivo coro delli angeli che non furon ribelli né fur fedeli a Dio, ma per sé foro!”.
SdL
La foto della copertina è di Nestor D’Alessandro che ringraziamo