LORETO APRUTINO: CORSO DI FORMAZIONE MIUR SULLA VOCE E SULLE TRADIZIONI ORALI ABRUZZESI
Con Massimiliano Di Carlo, alla scoperta dei suoni dell’anima dei luoghi

Prende il via il corso nazionale “Lo strumento voce” un viaggio affascinante verso l’educazione alla voce naturale, ai suoni, alla scoperta dei punti di risonanza del nostro corpo, ai rinforzi melodici attraverso i quali curare l’emissione vocale fino a renderla espressione di parola e di canto. Un percorso a moduli di formazione e approfondimento che propone Massimiliano Di Carlo, docente del Conservatorio L. d’Annunzio di Pescara, affiancato da un team di formatori nazionali ed internazionali: Olga Ploska ne “Il repertorio vocale della tradizione orale Ucraina”, Domenico Di Virgilio per “La ricerca etnomusicologa”, Chiara Grillo con “L’apprendimento musicale del bambino da 0 a 6 anni” e lo stesso Di Carlo che, per primo coinvolgerà i partecipanti nel training fisico di scoperta della voce naturale attraverso la respirazione, le vibrazioni, l’uso dei risuonatori per poi declinare le acquisizioni attraverso l’applicazione nella parola, raccontata, cantata, comunicata fino lo studio delle tradizioni orali abruzzesi.

DOVE: A Loreto Aprutino, nel cuore dell’area vestina, a circa 25 chilometri da Pescara, presso il Teatro Comunale Luigi De Deo in via dei Mille 6.

COME: Il Corso è riconosciuto dal MIUR ed è sulla piattaforma SOFIA del portale dei docenti anche se, per multidisciplinarietá e completezza tematica è rivolta anche ad attori, cantanti, speakers e comunicatori, a tutti coloro che ricercano un potenziale inespresso della voce e inibito dalle tensioni della vita quotidiana. Per tutte le richieste di informazioni potrete scrivere a info@alberidimaggio.com o telefonare al +39 3281421779 QUANDO: Il corso è annuale: comincerà il 4 e 5 dicembre 2021 e si concluderà a giugno 2022. Si svolgerà ogni sabato, dalle 16 alle 20 e la domenica, dalle 9 alle 13, per un totale di 20 giornate e 80 ore di lezioni.

PERCHÉ: perché la voce umana è lo strumento più bello che esista per interloquire con la natura e l’anima dei luoghi, è il più difficile da suonare perché troppo spesso lo si confonde con il linguaggio verbale senza soffermarci sull’intensità dei respiri. La voce viene prima della parola e per trasformarsi in emozione, necessita, in primo luogo, della scoperta del suo meccanismo fisiologico. Potresti forse suonare un violino senza conoscere il legno della cassa o le corde da toccare perché il suono esca? Poi ci vuole l’estensione, quella che portava Carmelo Bene a dire che non si possiede una voce ma si È voce. Ci vuole solo qualcuno che ci prenda per mano e ci aiuti ad esserlo veramente.Per ulteriori approfondimenti vi invitiamo a visitare ALBERI DI MAGGIO

 

Articoli correlati

Pin It on Pinterest

Share This