ABRUZZO/DUBAI: SULLA VIA DELL’OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA

Si è conclusa l’11 febbraio la settimana “Abruzzo sostenibile nel settore Agrifood”, all’interno della partecipazione dell’Italia all’Expo 2020 Dubai.

Promossa dalla Regione attraverso il braccio operativo dell’Azienda regionale per le attività produttive (Arap) e con il sostegno della Camera di Commercio di Chieti e Pescara, la trasferta ha consentito a 22 aziende di rappresentare l’eccellenza enogastronomica abruzzese, 100 prodotti tra vino, zafferano, pasta, dolci, tartufo e… l’olio extra vergine d’oliva, il principe italiano la cui produzione 2021 ha registrato un aumento del 10% con performance migliori proprio nelle province di Chieti e Pescara. 

Testimone della particolare qualità dell’area vestina è stato l’Oleificio De Juliis di Pianella che, conviene sempre ripeterlo, rappresenta con Loreto Aprutino e Moscufo il triangolo d’oro dell’olio d’Abruzzo. 

Davide con chef e pasticceri abruzzesi

 

Immaginare una “via dell’olio” tra Abruzzo ed Emirati Arabi sembrerebbe un’utopia considerato, come dice Davide D’Aloisio titolare dell’Azienda, che “gli emirati arabi sono abituati a una cucina un po’ diversa dalla nostra con sapori più forti e più speziati” . Eppure, prosegue “una volta assaggiato il vero EVO lo hanno apprezzato e capito, si tratta ora di delineare una strategia in grado di trovare un importatore capace di realizzare una distribuzione nella ristorazione d’eccellenza, nel privato o nelle piccole enoteche”.

Il mercato internazionale ha già da tempo aperto dei bacini di esportazione dell’olio vestino: lo stesso D’Aloisio sottolinea come il suo olio venga distribuito in Cina, in Russia, in Belgio e in Olanda. Claudio Di Mercurio, titolare del Frantoio Mercurius ci raccontava che, da ormai diversi anni ha aperto le frontiere con gli Stati Uniti d’America, Pierluigi Pace, produttore di Prètole, ha radicato una linea diretta con Francia ed Olanda, tante le aziende piccole e medie che hanno consolidato un canale con Svizzera e Germania.

“Dobbiamo essere bravi e spingere sulla qualità– dice Davide- perché è quello che ci può far fare la differenza nel mondo globalizzato”

SDL

 

 

 

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