PENNE – Un “furto” di progetti? Così sostiene un architetto locale, Francesco Giancaterino, che accusa l’amministrazione comunale di essersi impossessata, tanto da metterci in copertina il logo istituzionale, del piano quotato (rilievi del terreno) da lui a suo tempo redatto e di cui l’ente si è servito e che tornerà utile in vista del rifacimento di piazza Luca da Penne. Una rivendicazione ad ampio raggio comunque quella messa nero su bianco dal professionista.
Attraverso alcune lettere inviate al Comune dal suo legale di fiducia, fin qui senza risposte, Giancaterino infatti sostiene non solo di non essere stato pagato per la redazione del piano quotato della piazza, indebitamente a suo dire fatto proprio dall’ente, ma di non aver mai visto i soldi neppure per i progetti sul centro storico presentati nel 2006 per conto del Comune. In quest’ultimo caso, l’ente vestino ebbe un finanziamento regionale di 250 mila euro, inizialmente previsto per sistemare la piazza, ma nel 2007 non più utilizzato per tale scopo, e dirottato invece su via Dante ed altri interventi. L’amministrazione D’Alfonso per ora nicchia, non risponde. Si parla di parcelle per almeno 80 mila euro. Nel frattempo, si attende che la commissione tecnica designata dall’ente decida una volta per tutte quale dei 35 progetti presentati nell’ambito del concorso nazionale di idee verrà scelto per rifare il look a piazza Luca da Penne. I fondi ci sono da tempo. A fine 2010, infatti la precedente giunta di centro sinistra, guidata da Donato Di Marcoberardino, accese un mutuo con il Credito Cooperativo di Castiglione e Pianella: per il restyling della piazza destinati 850 mila euro. Ma per l’apertura del cantiere continua a non esserci alcuna data certa.