PESCARA – Si chiama semplicemente “Io e Giorgio” la rassegna d’arte ideata da Lucio Rosato e Giada Ciarcelluti: Giorgio sta per un cane, un levriero russo per quattro anni appartenuto al noto artista e che da quattro mesi vive con Giada Ciarcelluti, una giovane e promettente fotografa che debutta con una propria esposizione accolta nella installazione di Rosato.
L’inaugurazione è prevista per venerdì 23 marzo alle 19 a usomagazzino/per altre architetture in via Spaventa (da martedì a sabato 7 aprile, dalle 19 alle 20, ingresso libero). “Io e Giorgio” è il punto di unione e corrispondenza fra i promotori dell’originale evento. Il cane Giorgio si è trasferito dalla città, dove vive Rosato, alla campagna vestina in casa di Giada. “Dalla città alla campagna, dallo stanziare al vacare, dal chiuso all’aperto, da un territorio circoscritto ad una terra libera”, commentano i due artisti. Così se Rosato pone al centro dello spazio il tappeto rosso iraniano sul quale Giorgio stanziava, ecco che lo stesso tappeto si fa volante ed ancora lo accoglie, ma per raccontare il tutto intorno di una rinascita. Sono proprio gli scatti in bianco e nero di Giada Ciarcelluti a fermare l’immagine di Giorgio nel suo nuovo mondo e sembrano appartenere alla memoria, ma gli danno un presente diverso, diventando i testimoni di vita da levriero e non da cane. “Il tappeto si è fatto terra a rompere l’idea di territorio e dirsi senza limiti: fuori dai confini se la conoscenza incontra l’amore di altre valli, di desiderati campi”, chiosa Lucio Rosato.
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