Grande partecipazione giovanile alla 314ª Rievocazione del Miracolo di San Zopito Martire

Si è svolta con straordinaria partecipazione la 314ª edizione della rievocazione del miracolo del bue che si inginocchia alle spoglie di San Zopito Martire, evento che da oltre tre secoli rappresenta uno dei momenti più sentiti e identitari della comunità giovinazzese. Quest’anno la celebrazione ha assunto una valenza del tutto particolare, coincidendo con l’Anno Giubilare.

Per l’occasione, è stato portato in processione l’intero magazzino delle reliquie del santo, accompagnato da una squadra di 40 giovani portatori completamente rinnovata, segno tangibile di come le tradizioni più radicate continuino a trovare nelle nuove generazioni custodi appassionati e devoti. La massiccia presenza giovanile ha caratterizzato tutti i momenti della celebrazione, a partire dalla preparazione fino alla processione vera e propria, dimostrando come il patrimonio spirituale e culturale del paese continui a essere trasmesso con successo alle generazioni future.

 

 

Dichiarazioni Anthony di Tullio e Fr, responsabile dell’organizzazione, ha espresso grande soddisfazione per il successo dell’evento: “Sono molto contento che i ragazzi si stiano avvicinando sempre di più alla nostra tradizione. Il processo di rinnovamento generazionale che è in atto da anni è il frutto di un lavoro comune, portato avanti con dedizione e passione. Vedere 40 giovani prendere sulle spalle, letteralmente e metaforicamente, questo prezioso patrimonio di fede è per tutti noi motivo di grande orgoglio e speranza per il futuro.”

Francesco Buscaino, Presidente della Consulta Giovanile, ha sottolineato l’importanza della partecipazione giovanile: “La presenza attiva dei giovani in questa celebrazione così importante dimostra che le radici della nostra identità continuano a nutrire le nuove generazioni, creando un ponte solido tra passato e futuro.”

La 314ª rievocazione del miracolo di San Zopito si conferma così non solo come momento di fede e tradizione, ma anche come occasione di crescita e coesione per l’intera comunità giovinazzese, con i giovani protagonisti di un rinnovamento che sa guardare al futuro senza dimenticare le proprie radici.

 

 

 

 

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