Parte col botto l’anno accademico 2024/2025 del Conservatorio Luisa D’Annunzio di Pescara. Il botto non è altro che un colpo al cuore per i più dei 200 spettatori che hanno assistito al Concerto inaugurale dell’Orchestra sinfonica del Conservatorio diretta dal Maestro Donato Renzetti, domenica 19 gennaio alle ore 18.00 presso l’Auditorium dell’istituto pescarese. Tante le emozioni la cui chiave di violino dobbiamo alla Professoressa Roberta De Nicola, direttrice del Conservatorio, che ha voluto fortemente affidare i suoi ragazzi al gesto sicuro e determinato di un grande direttore affinchè prove e concerto fossero quasi una masterclass breve ma intensa. “Sembrava una follia– ci dice la direttrice- ma ai i nostri studenti dobbiamo il coraggio dell’ambizione. E lo dobbiamo anche ai docenti perché i ragazzi dell’Orchestra crescono e ne subentrano altri ma loro ci sono sempre ed in qualche modo creano la storia attraverso l’esperienza”.
Il Presidente del Conservatorio Maurizio Di Nicola ha introdotto la serata portando il saluto istituzionale ad una platea partecipata di autorità civili e militari: presente il Sindaco di Pescara Carlo Masci, il Presidente del Consiglio Regionale Lorenzo Sospiri, l’On. Guerino Testa, Nicola Mattoscio, presidente della Fondazione Pescarabruzzo.
Il concerto solistico di apertura ha dato il via all’ascolto: Concerto in Mi minore per flauto e orchestra op.57 di Saverio Mercadante. Il flauto è quello della giovanissima Cecilia Bonaventura, laureata col massimo dei voti e lode al Conservatorio di Pescara e attualmente iscritta al primo biennio specialistico. Grandissimo successo per lei e persino un bis che il Maestro Donato Renzetti ritiene quasi doveroso per una esecuzione tanto raffinata e capace di offrire tutte le nuances della composizione di uno dei più pregiati rappresentanti della Scuola musicale napoletana del 1800.
Per la seconda parte del concerto due grandi classici: Ouverture–fantasia in Si min. da “Romeo e Giulietta” di P.I.Čajkovskij e l’Ouverture dei “Maestri cantori di Norimberga” di R.Wagner.
Non è difficile dimenticare che siamo di fronte ad un’orchestra di un conservatorio. Il suono è autentico e travolgente, il Maestro Renzetti sa come e quanto agevolare con il gesto elegante quella potenzialità espressiva e lo fa conseguendo un risultato straordinario, fuori dall’ordinario. Perchè è materia viva quella compagine di giovani e giovanissimi- molti non ancora maggiorenni!- che lo segue con la giusta tensione e con un behaviour, direbbero gli inglesi, da veri professionisti. Tra loro, i loro docenti, quelli che quotidianamente nelle aule del Conservatorio hanno la responsabilità di tenere accesa la fiamma. Ci sembra giusto menzionarli perchè molti sono stati, a loro volta, allievi del Maestro Renzetti conferendo, a questa serata, il tono di una grande Festa della Musica.
Grazie: alle Viole di Stefania Di Biase e Stefano Morgione, al Violoncello di Massimo Magri, ai Contrabbassi di Giancarlo De Frenza e Roberto Della Vecchia, al Flauto di Maria Fabiani, all’Oboe di Andrea Andreani, al Fagotto di Alfonso Patriarca, al Trombone di Guglielmo Palazzese, all’Arpa di Sofia Marzetti.
Una festa ma anche una riflessione sociale che il direttore abruzzese rivolge ai rappresentanti politici presenti in sala invitandoli a guardare questi giovani musicisti. Una volta usciti dal Conservatorio, meritano di essere accolti in una società che dia loro la possibilità di suonare e di essere testimoni di bellezza, per il bene della comunità stessa. Il tema è quello di un Auditorium che a Pescara manca. Masci conferma lo stanziamento di fondi. E la promessa, allora, diventa un patto: “Se non sono troppo vecchio, ritorno ad inaugurarlo!” conclude Renzetti.
Nel camerino tutti in fila a fare le foto con il maestro e lui per ognuno ha una carezza e una parola buona. Condivideranno quelle immagini sui loro profili social, sono fieri ed orgogliosi, sono il futuro migliore.
S.d.L.




