Abruzzo, 31 prodotti a Indicazione Geografica nel nuovo Atlante Qualivita di Treccani

Presentato a Roma l’Atlante Qualivita –  I prodotti agroalimentari e vitivinicoli italiani DOP IGP STG – Le bevande spiritose italiane IG, con l’intervento della Ministra delle politiche agricole Teresa Bellanova, del Coordinatore S&D ComAgri del Parlamento europeo Paolo De Castro e le relazioni di Cesare Mazzetti Presidente Fondazione Qualivita, Riccardo Ricci Curbastro Presidente Federdoc, Cesare Baldrighi Presidente OriGIn Italia, Massimo Bray Direttore generale Istituto della Enciclopedia Italiana e Mauro Rosati Direttore Fondazione Qualivita.

L’opera rappresenta una fotografia del panorama agroalimentare di qualità nazionale a Indicazione Geografica a cui l’Abruzzo contribuisce con un totale di 31 prodotti DOP, IGP e STG e bevande spiritose IG tutelati e riconosciuti dall’UE. Dall’Aprutino Pescarese DOP al Pretuziano delle Colline Teramane DOP a rappresentare l’importanza della tradizione olearia, fino allo Zafferano dell’Aquila DOP, primo per produzione dell’intero Paese. Con una netta maggioranza dei prodotti vitivinicoli certificati su quelli alimentari, sono proprio le DOP e le IGP a carattere enologico come Montepulciano d’Abruzzo DOP, Trebbiano d’Abruzzo DOP o Cerasuolo d’Abruzzo DOP a dare una forte impronta all’identità culturale di questa regione.

Per la prima volta, Treccani accoglie la cultura delle Indicazioni Geografiche e dei prodotti tipici italiani all’interno del corpus delle sue opere con la pubblicazione della decima edizione dell’Atlante Qualivita, il primo e unico volume a livello europeo dedicato alle produzioni certificate. Un riferimento “enciclopedico” realizzato da Fondazione Qualivita, in collaborazione con OriGIn Italia e Federdoc, per affermare il ruolo delle filiere italiane di qualità come elemento della cultura nazionale, a fianco di un inestimabile valore economico per il Paese.

L’Atlante Qualivita si pone come sintesi profonda di una ricchezza variegata grazie a 860 schede prodotto, suddivise in tre sezioni: prodotti agroalimentari (299 schede), prodotti vitivinicoli (526 schede) e bevande spiritose (35 schede realizzate in collaborazione con Assodistil), che descrivono dettagliatamente ognuna delle eccellenze italiane tutelate come Indicazione Geografica, attraverso informazioni su metodo di lavorazione, storia, normative, caratteristiche nutrizionali e organolettiche dei prodotti stessi. Un rinnovato strumento di conoscenza destinato agli italiani, da sempre predisposti ad essere consumatori consapevoli e attenti ai concetti di autenticità ed origine.

Un valore culturale, quello dei prodotti DOP e IGP, testimoniato anche dalle strette connessioni con alcuni riconoscimenti in Italia dell’UNESCO. Tra questi, i patrimoni culturali immateriali quali “La dieta mediterranea” (2013), “L’arte del pizzaiuolo napoletano” (2014), “La coltivazione della vite ad alberello di Pantelleria” (2014), “L’arte dei muretti a secco” (2018) e i siti del patrimonio mondiale culturale e naturale quali “Val d’Orcia” (2004), “Paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato” (2014) e “Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene” (2019).

 

Un patrimonio inestimabile, quello delle Indicazioni Geografiche italiane, che emerge anche dalle indagini realizzate da Ismea e Qualivita che hanno mappato oltre 600 Risorse Culturali –  dai Beni architettonici e artistici fino alle opere letterarie – più di 200 Eventi e 150 Itinerari tutti legati alle produzioni DOP IGP.

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