L’ORO OLTRE SECOLI DI POLVERE
Attesa per il rientro della secolare statua della “Madonna di Casanova”

La forte emozione si percepisce già tra i fedeli del piccolo centro dell’alta area Vestina che si appresta a riaccogliere la statua lignea tardo medievale conosciuta dal popolo come la “Madonna di Casanova”. Un attento e minuzioso lavoro di restauro ha interessato il simulacro mariano commissionato dai monaci Cistercensi di Santa Maria di Casanova, l’antico e potente monastero che, sorto alle pendici delle sorgenti del torrente Schiavone, ha, tra il XII e il XIX secolo, raggiunto il suo massimo splendore con oltre 500 monaci e la concessione di coniare moneta propria nelle aree dallo stesso gestite, estese sino alle Isole Tremiti.

L’immagine della Madonna, di scuola aquilana, scolpita in un tronco di tiglio, è stata oggetto di venerazione da parte dei monaci di Casanova fino al 1807 quando, con la soppressione napoleonica degli ordini religiosi. Fu così che questa immagine abbandona definitivamente le mura monastiche e raggiunge la parrocchiale di Civitella, molto probabilmente già con quel colorito scuro dovuto a secoli di candele e lumi, colorazione che ad oggi si credeva essere “originaria”. 

In vista del giubileo il Parroco, don Norbert Maoko, avvia un progetto di restauro, anche grazie ad un contributo del Consiglio Regionale abruzzese.  Si avviano quindi i lavori eseguiti dalla dottoressa Valentina Muzii di Teramo sotto la direzione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Chieti e Pescara. Nello studio di restauro emergono sorprese sorprendenti: dal rinvenimento della data esatta di realizzazione vergata dallo scultore fino al ritrovamento, sotto pesanti strati di fuliggine e polvere, di colori e panneggi d’oro che mostrano oggi la statua alla sua originaria bellezza e lucentezza.

Ed il paese intero è ora in fermento per riaccogliere la più antica rappresentazione lignea della propria protettrice, un evento che si preannuncia già storico e irripetibile. Il momento di massima espressione di emozione si avrà domenica 10 agosto quando alle 17.30 il popolo e la restaurata statua si rincontreranno all’ingresso del paese per poi raggiungere in processione con la banda e le autorità la cinquecentesca chiesa della Cona dove sarà dato spazio ad un convegno di presentazione dei lavori e la ricerca storica.

Relatori saranno la restauratrice stessa, Valentina Muzii, che illustrerà inoltre le scoperte emerse e il Camillo Chiarieri, profondo conoscitore della storia secolare del monastero di Casanova. Il programma quindi proseguirà con la celebrazione della Santa Messa.

In serata musica e balli animeranno l’area della chiesa della Cona con i sapori dell’enogastronomia locale. “Sarà una vera festa di popolo – commenta il Parroco – che riabbraccia la propria Mamma. E ritrova nuova speranza guardando a questa statua che, dopo molti secoli, riacquista luce e bellezza, e che ancora per molti secoli veglierà su tutto il popolo”.

 

Particolare della statua

 

 

 

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