PENNE – La Provincia di Pescara intende sbloccare il cantiere della strada “Mare-monti”.
Si cerca di capire (per il momento a chiacchiere) se la costruzione della circonvallazione stradale, che avrebbe dovuto collegare il quartiere di Fonte Nuova a Contrada Campetto, potrebbe essere ancora realizzata. A tal proposito, oggi, in Provincia, si è svolta una riunione alla quale, fra gli altri, hanno partecipato il Presidente Guerino Testa, gli assessori provinciali Ruggieri e Faieta, i consiglieri provinciali Savini e Zazzetta, e l’assessore comunale ai lavori pubblici di Penne, Ennio Napoletano. Per l’Anas sono intervenuti, invece, Lelio Russo (capo compartimento) e Luciano D’Alfonso; sì, proprio big-Luciano, il quale è finito invischiato, come è noto, nell’inchiesta penale esplosa cinque anni fa sull’appalto dei lavori della strada mare-monti. «Il nostro obiettivo – dicono Testa e gli assessori Ruggieri e Faieta – e’ stimolare la ripresa e la conclusione di una vicenda farraginosa e puntiamo a trasferire sul secondo lotto i fondi destinati al primo. Ho raccolto i consensi dei partecipanti e non sembra che ci siano problemi per i fondi, che pero’ andrebbero integrati per rilievi e progettazione. Riuscendo a far ripartire il progetto – sostengono – potremmo inserirci nella pedemontana Marche-Abruzzo-Molise, considerato che ad oggi la zona vestina e’ esclusa e potremmo anche favorire i collegamenti della zona vestina con la costa. Progetti sui quali non si puo’ perdere altro tempo, e sui quali chiediamo ai nostri interlocutori di accelerare in ogni modo». Solo buone tesi, dunque, al cospetto di un’opera pubblica che molto probabilmente non verrà realizzata più. Costi-benifici, in tempi di spending review, non consentono di andare oltre. La favola della strada mare-monti, che ha alimentato molte campagne elettorali prevalentemente del centrosinistra e costata circa 21 milioni di euro, sembra inesorabilmente conclusa.