“Quello dell’albergo non deve rompere il c… Digli che deve stare calmo”. Sono le 9 e 30 del 18 gennaio. L’Abruzzo è sotto la neve. Strade impraticabili, freddo.
Le tre scosse di magnitudo superiore al livello 5 che flagelleranno la giornata, innescando la slavina che travolse il Rigopiano. Il funzionario della Provincia di Pescara Mauro Di Blasio parla con Paolo D’Incecco (nella foto con Di Marco), dirigente del servizio viabilità. Dice Di Blasio : “ E poi c’è il direttore dell’hotel Rigopiano. Chiede una turbina per far ripartire gli ospiti, bloccati dalla nevicata». La risposta di Paolo D’Incecco : “Non deve rompere… digli che deve stare calmo». Una conversazione riportata in un articolo pubblicato nell’edizione odierna de Il Messaggero. D’Incecco ha il telefono intercettato dalla procura dell’Aquila nell’ambito di un’indagine sugli appalti in Abruzzo. La squadra mobile ascolta così in tempo reale lo snodarsi della programmazione dei soccorsi. Sostanzialmente improvvisati per via del fatto che gran parte degli spazzaneve sono sfasciati. Non solo: gli aiuti rispondevano in qualche modo a priorità elencate dalla politica. “ Il presidente (Di Marco) vuole la riapertura della strada per Passolanciano” .