Più danni per la mare-monti? Per gli altri procedimenti silenzio ti

PENNE – L'amministrazione D'Alfonso irrobustisce la sua richiesta di costituirsi parte civile nella vicenda della "mare-monti", la strada fantasma il cui cantiere fu avviato dall'impresa Toto e fermato dalla Forestale nel febbraio del 2008 per una serie di ipotesi di reato che vanno dall'abuso alla corruzione, tralasciando invece di farlo, almeno fin qui, negli altri procedimenti penali che vedono coinvolti molti amministratori, ex amministratori, nonchè funzionari, tutti vicini al partito democratico, il partito del sindaco e di gran parte della sua maggioranza.

 

Oltre che di Luciano D'Alfonso, comunque. "Vediamo, studiamo le carte", osservò il sindaco che sottolineò il fatto di essersi costitutio contro big Luciano suo omonimo. La richiesta di rinvio a giudizio per lo scandalo "mare-monti" fu avanzata dal Pm Varone nel gennaio 2011: l'udienza preliminare però non si riesce ad aprire a causa di errori nelle notifiche. Ne deriva che il 14 giugno prossimo il gup Sarandrea spera di poter mettere mano al dossier che vede coinvolti Luciano d'Alfonso, i costruttori Toto ed altri come il progettista Strassil. La procura ha avviato un altro procedimento penale sulla "mare-monti" che porta la data del 2010. E' questo il motivo per il quale la giunta D'Alfonso ha deliberato di incaricare l'avvocato Fabrizio Silvani di ampliare il suo mandato chiedendo i danni anche agli indagati di quest'altro filone sottoposto ad una separata udienza preliminare. Davanti al giudice tuttavia è assai probabile che vi sia la richiesta dei difensori di chiedere l'incompetenza territoriale del tribunale di Pescara a decidere nel merito.

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