Fu Vittorio Sgarbi, nella sua carica di sindaco di Salemi, nel 2008, a lanciare la proposta delle case in vendita ad un euro. E sebbene apparve più che una provocazione, l’idea fu accolta e si è rilevata vincente in molte realtà. In effetti è un sistema perfetto per risolvere, in un colpo solo, il dramma di molti borghi: spopolamento e abbandono. I proprietari di case disabitate, a volte dei veri ruderi, si ritrovano con la possibilità di sbarazzarsi di un peso senza troppi oneri burocratici, chi vuole cambiare vita, luogo o godersi la pensione, può farlo al prezzo della ristrutturazione. Il sindaco e la comunità ottengono non solo la rivalutazione dei palazzi, ma la possibilità di riportare investimenti e speranze in piccoli centri che, anche per un drastico calo demografico, rischiano la scomparsa.
Su queste premesse generali e su uno studio specifico sui dati del calo demografico a Penne, si fonda l’idea dell’assessore all’urbanistica Antonio Baldacchini, per rivitalizzare e restituire un futuro al centro storico della cittadina vestina “Dal 2010 al 2022 la popolazione residente è diminuita di oltre mille unità. Il calo è ancora più marcato se consideriamo il solo centro storico. Dato il contesto, ripopolare il centro storico è una priorità dell’assessorato che guido. La prima iniziativa è stata quella sul riordino e la valorizzazione del patrimonio immobiliare esistente denominata Case ad un euro nel borgo di Penne”. Gli obiettivi specifici della misura vanno dal recupero e riqualificazione urbanistico-edilizia degli immobili, anche attraverso la velocizzazione delle procedure burocratiche, alla rivitalizzazione culturale, sociale ed economica, al recupero del patrimonio storico-architettonico, alla valorizzazione turistica. Gli immobili interessati sono fabbricati di proprietà pubblica e privata.
Nello specifico sono fabbricati di proprietà privata abbandonati ed inagibili in stato di forte degrado, fabbricati di proprietà privata abbandonati ma agibili non in condizioni di degrado ed appartenenti a soggetti non interessati ad investire o impossibilitati e fabbricati di proprietà pubblica abbandonati ed inagibili in condizioni di degrado di cui l’ente intende disfarsi. L’amministrazione comunale ha approvato le linee guida e l’avviso pubblico per l’acquisizione della disponibilità corredato degli allegati afferenti alla manifestazione di interesse. L’iter procedurale prevede innanzitutto l’acquisizione della manifestazione di interesse alla cessione della disponibilità.
In seguito gli uffici comunali predisporranno le schede del fabbricato che verrà censito e le stesse saranno pubblicate nel sito web istituzionale. In seguito il Comune pubblicherà gli avvisi pubblici relativi alle procedure di acquisto. L’iter finale prevede la presentazione della manifestazione di interesse all’acquisto che dovrà essere approvata ufficialmente dagli uffici che, predisporranno ed approveranno gli atti di assegnazione e redigeranno la graduatoria finale.
I criteri di valutazione prevedono un punteggio massimo di 30 punti, ripartito a metà tra l’offerta tecnica e quella economica. In particolare, fino a 3 punti, per chi concluderà i lavori entro 6 mesi dall’aggiudicazione, fino a 5 punti, per chi destinerà l’immobile a prima casa e per chi lo destinerà a finalità ricettive, commerciali o artigianali, fino a 5 punti per chi utilizzerà maestranze locali nelle lavorazioni, fino a 2 punti per chi effettuerà il sopralluogo presso l’immobile e fino a 15 punti per chi offrirà più della base di un euro. Il sito web istituzionale accoglierà sulla spalla sinistra una sezione specifica dedicata all’iniziativa. “La rivitalizzazione del centro storico permetterà di ripopolare la cittadina attraverso l’incentivazione alla realizzazione di ospitalità diffusa, che alleggerirà il problema della carenza di camere per i turisti che intendono pernottare, all’incremento di prime case realmente abitate ed al rivivere dentro le mura e frequentare le vetrine del centro commerciale naturale.
Ciò permetterà di moltiplicare le iniziative culturali e sociali che andranno a ricostituire il tessuto connettivo perso in questi anni. L’ini ziativa permetterà anche di inserirci all’interno di un circuito nazionale di promozione. Sono previste altre iniziative che andranno a completare il piano strategico, tra le quali la riattivazione del mercato cittadino in centro ed il recupero dei locali commerciali. Il punto di arrivo sarà un incremento dell’attrattività turistica, attraverso la rigenerazione urbana, in grado di creare sviluppo socio-economico ed occupazione”, conclude l’assessore Baldacchini.
Altre opportunità derivano dal PNRR: il Sindaco Petrucci ha comunicato l’intenzione di attivare altri interventi importanti proprio attraverso i fondi del Piano, come, ad esempio, la nuova pavimentazione del centro storico. La mancanza di possibilità occupazionali, la necessaria e continua difesa contro la ricentralizzazione di servizi pubblici importanti e la crisi del tessuto imprenditoriale rendono dura la lotta allo spopolamento. Ridare vita al centro storico, che oggi conta solo 1.060 residenti, potrebbe consentire di migliorare la qualità della vita, ridare slancio all’economia, specialmente in settori in difficoltà come commercio, artigianato ed edilizia, rafforzare il tessuto socio-economico e riportare turisti e residenti a rivivere questo splendido centro, riportandolo ad essere centro-destinazione, come l’ha definito il Sindaco Petrucci.
Aldo Di Fabrizio