PENNE – I parcheggi a pagamento nel centro di Penne passeranno da 228 a 452 (interessati tutti i multipiano) e il Comune chiede 200 mila euro di anticipo al gestore che dovrà occuparsi anche di tutte le strisce blu cittadine.
Un’entrata necessaria al governo locale per chiudere in pareggio il bilancio di previsione di quest’anno, da approvare entro fine mese. Sono alcune fra le linee principali del bando (scadrà il 9 dicembre) con cui l’amministrazione D’Alfonso intende trovare un soggetto che dovrà curarsi dei parcheggi a pagamento riorganizzati. La durata del contratto sarà superiore ai dieci anni e in questo lasso di tempo l’aggio che spetterà all’ente locale vestino sarà del 25%. L’obiettivo sarebbe quello di avere un gettito almeno di 39 mila euro annui, come da previsione, cui però corrisponde una spesa di 63 mila euro (copertura del servizio pari al 61,52%). Le nuove tariffe predisposte prevedono la suddivisione della città in nove zone ed una variazione a seconda della posizione dei posteggi rispetto alla centrale piazza Luca da Penne. Parcheggiare ad esempio nel primo tratto di via Caselli (39 posti) o in via Diego de Sterlich Aliprandi costerà 50 centesimi nella prima ora fino a raggiungere quota 1,50 euro nella quarta. Confermati gli abbonamenti mensili a 25 euro, tuttavia non consentiti per gli stalli della piazza e della piazzetta XX Settembre. «Abbiamo cercato di favorire la sosta breve in tutte le zone», spiega l’ingegner Piero Antonacci, il responsabile comunale. Moltissimi sono i no al piano sosta in una Penne nel cui centro almeno una trentina di negozi ha chiuso, dove non c’è più neanche il tribunale e una scuola sarà trasferita. Fra commercianti e cittadini pare siano state raccolte almeno 4 mila firme di protesta, è nato così un comitato, Sos parcheggi, poi confluito nel movimento Penne Unita, che tuona: «È un provvedimento iniquo e vessatorio. Mettere così tanti posti a pagamento non attrae».