Opposizioni spuntate. E quella politica che non c’è più

PENNE – Se tra i partiti che compongono la maggioranza di centrosinistra si registrano clamorose turbolenze amministrative e politiche, nell’area moderata di centrodestra, l’elettrocardiogramma è piatto. Nulla si muove.

In altri tempi, l’opposizione si barricava in Comune e di fronte a questo disastro finanziario avrebbe persino occupato l’ente. Tutti ricorderanno le imprese politiche del gruppo consiliare “Penne Democratica”, con Tecla Rosa e Fabrizio De Fabritiis quotidianamente impegnati a lanciare razzi contro il fortino di Lucio Marcotullio. Come non citare le battaglie di Fioravante Evangelista contro la realizzazione del maga-parcheggio della Portella. O il famoso articolo firmato da Giuliano Evangelista sul periodico “Penne Informa”, edito dal Pds, dal titolo: “I conti del Professore”; quelle riflessioni passeranno alla storia perché fu il primo editto politico contro la gestione fallimentare di Marcotullio-Fornarola. Altri tempi, altra politica. Altri uomini. Non esistevano giornali amici o avversari. La politica era frutto di esperienza, ragionamento e studio. Forse c’era anche rispetto tra le parti. Oggi, tutto questo è finito, come dimostrano i fatti. Eccoli. Il movimento politico “Penne Nuova” è assente, e i suoi rappresentanti in Consiglio comunale, i tecnici Luigi Bianchini e Vincenzo Di Simone, sono in religioso silenzio. Né un comunicato stampa né un manifesto pubblico: l’unica nota è stata divulgata per arginare il protagonismo politico del Popolo della Libertà di Penne, ex alleato. Meglio di tutti, sul piano politico e amministrativo, è il consigliere comunale di Sel, Matteo Tresca, dietro il quale opera una struttura collaudata, e chissà che il giovane avvocato pennese, consulente del Patronato Inca-Cgil, non possa nuovamente concorrere in futuro per la poltrona di sindaco di Penne. Magari con il nuovo centrosinistra di Bersani, Vendola e Nencini. L’ex assessore comunale del sindaco Lucio Marcotullio, il veterano Vincenzo Ferrante, è brioso e spassoso in Consiglio comunale. Agita carte e minaccia denunce. Finora, però, nulla di concreto è rimasto agli atti. Inoperoso anche il ragioniere-commercialista, Giovanni Severo, che appare sempre granitico di fronte all’attività municipale, come registrano i verbali dell’assise civica comunale. Fuori dal consiglio, danno battaglia Rifondazione Comunista, pilotata dal segretario Gabriele Frisa, e il Pdl di Baldacchini e Savini. Il partito di Alfano è aggressivo e pungente sui temi amministrativi della città. Liquefatto il partito di Lombardo, Mpa, che nella città vestina è rappresentato dal giovane Angelo Faieta. Restano in silenzio anche i rappresentanti dell’Udc. A proposito: esiste ancora il partito di Casini a Penne?

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