PENNE – Lettera aperta di Giovanni Cutilli, che commenta un nostro approfondimento sulla gestione amministrativa e, in particolare, sul ruolo centrale della Segreteria Comunale.
«Caro Direttore, sull’ultimo numero di Lacerba, nell’articolo: “Una segretaria con la fascia tricolore”, ho letto una dichiarazione relativa all’asilo-nido attribuita alla segretaria comunale in questi precisi termini: «Altro servizio non essenziale». Sono rimasto alquanto sconcertato dall’opinione, non tanto per l’evidente contrasto con le esigenze di molte famiglie, quanto perché esternata da una donna, quindi da una persona dalla quale ci si sarebbe aspettato, piuttosto, una ben diversa espressione di “solidarietà di genere”, visto che la cura dei bambini è tradizionalmente a maggior “appannaggio” delle donne e, soprattutto, perché quella valutazione contrasta con la lettera e la ratio della legge istitutiva degli asili-nido, legge 6 dicembre 1971, n. 1044 “Piano quinquennale per l’istituzione di asili-nido comunali con il concorso dello Stato”. All’art. 1, così si legge: “L’assistenza negli asili-nido ai bambini di età fino a tre anni nel quadro di una politica per la famiglia, costituisce un servizio sociale di interesse pubblico. Gli asili-nido hanno lo scopo di provvedere alla temporanea custodia dei bambini, per assicurare una adeguata assistenza alla famiglia e anche per facilitare l’accesso della donna al lavoro nel quadro di un completo sistema di sicurezza sociale”. E’ vero che l’essenzialità può essere un concetto relativo ma, alla luce dei commi ora citati, non pare che si debba aggiungere molto altro per motivare la meraviglia suscitata dalla ben diversa opinione della segretaria comunale e il garbato ma fermo dissenso dalla medesima. Cordialmente. Giovanni Cutilli».