PENNE: BLASIOLI ATTACCA MARSILIO E VERÌ SUL SAN MASSIMO
“Porterò le copie delle timbrature dei medici dai Carabinieri“

Antonio Blasioli in visita ispettiva all’Ospedale San Massimo di Penne. L’ultima volta c’era stato il 19 gennaio 2021: nel corso della conferenza stampa, cui hanno preso parte anche il Consigliere comunale Vincenzo Ferrante del gruppo Penne prossima, Andrea Vecchiotti, Enio Baldassarre, Enzo De Simone, Tania Marrone e Gianni Di Quinzio sono stati affrontati vari aspetti.

Sono tornato su richiesta dei Consiglieri comunali di Penne Prossima– fa sapere Blasioli- per verificare quante delle rassicurazioni ricevute dalla Giunta Marsilio per il presidio ospedaliero di Penne sono state mantenute. Mi sono recato al reparto di medicina, (senza entrare per non intralciare il lavoro in un periodo delicato come quello che viviamo) e devo constatare che permane una situazione di illegittimità nelle turnazioni e negli orari delle prestazioni dei sanitari. Rispetto alle rassicurazioni ricevute dall’Assessore Verì, secondo la quale il Reparto di medicina sarebbe stato incrementato di 3 dirigenti medici per arrivare al numero di 10 unità, comprensivo del facente funzione, ho trovato una situazione peggiorata, illegittima e contra legem”.

Secondo il consigliere regionale “si sta smembrando questo ospedale, lasciandolo morire e costringendo i medici a turni estenuanti che massacrano loro, sono contra legem e soprattutto sono un vero pericolo per i pazienti (che possono scontare la stanchezza o la poca lucidità del personale) e per la qualità delle cure.Ai medici va fatto un doveroso ringraziamento per l’attaccamento alla loro professione e alla sanità vestina che testimoniano ogni giorno con silenziosa dedizione, ma la situazione è divenuta insopportabile.

Oggi il reparto di medicina del San Massimo conta 5 medici, tra cui l’ex Sindaco di Penne Semproni, che una volta andato in quiescenza è stato richiamato per una collaborazione (Co pro Co covid) fino al 31 dicembre 2021 per n. 24 h settimanali, ma dal 19 novembre un altro medico è stato ritenuto inidoneo all’attività di reparto. Preciso che il numero massimo di notti dovrebbe essere di 5 al mese, mentre se ne effettuano molte di più e a farle sono anche il Direttore e i medici ultra 62 anni che, in base al CCNL art. 6 bis, prevede la facoltà di chiedere la dispensa ad effettuare le notti”.

Sotto accusa la Giunta Marsilio.

Il concorso per il tempo determinato di 3 medici per Penne assicurato dall’Assessore Verì il 13 aprile 2021 c’è veramente stato ed era proprio per il San Massimo di Penne. Le prove si sono tenute a luglio. Ha prodotto la scelta di un medico specializzato e di due medici in corso di specializzazione, ma al San Massimo di Penne non è arrivata né la prima, né gli altri due. Sono stati contrattualizzati? Perché non sono arrivati a Penne? Noi non accettiamo questa situazione. Basta con queste prese in giro e basta con situazioni di lavoro illegittime, con turni massacranti, con medici che lavorano violando sistematicamente le prescrizioni della L. 161/2014, e le direttive europee 104/1993 e 34/2000 che prescrivono il limite massimo di 12 ore e 50 minuti di lavoro al giorno, il limite massimo di 48 ore di durata media settimanale e il limite minimo di riposo di 11 ore continuative nell’arco di un giorno”.

Ho svolto ogni possibile azione consentita ad un Consigliere regionale – conclude il consigliere regionale Antonio Blasiolie la stampa, che ringrazio, è stata sempre attenta a questa realtà. Basterebbe chiedere ai medici in servizio presso la Asl di Pescara di svolgere a rotazione una delle 10 notti che oggi sono scoperte per avere meno problemi (si tratterebbe di una notte per medico ogni due mesi) in attesa di comprendere che fine abbia fatto il dirigente medico assunto con il concorso per il San Massimo di Penne e mai arrivato o in attesa di capire se c’è la volontà di svolgere altri concorsi ma questa volta non attenderò invano. Porterò le copie delle timbrature dei medici dai Carabinieri, apprezzo la loro dedizione al lavoro ma non è giusto continuare questo sfruttamento, né per loro né per i pazienti e chi ha responsabilità organizzative deve provvedere“.

Al suo fianco Vincenzo Ferrante – Gruppo consiliare Penne Prossima

Abbiamo portato a conoscenza del Sindaco la situazione di tutti i reparti, chiedendo un confronto in una seduta pubblica. Lo faremo ogni tre mesi per dar man forte all’amministrazione comunale di Penne che ha lo stesso colore politico della giunta regionale e chiederemo ciclicamente cosa è stato fatto”.

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