LORETO APRUTINO: SULLE FIRME PER LA PROPOSTA LEGHISTA NEL DDL SICUREZZA
Interviene Lucio Cutella, già consigliere di Rifondazione Comunista

Riceviamo e pubblichiamo – ”Nel “pacchetto sicurezza”, la cosiddetta “norma anti-Gandhi” propone la pena del carcere fino a due anni per chi blocca il traffico reintroducendo la norma che portò nel 1950 all’arresto e al processo di 25 cittadini di Loreto Aprutino che tra carcerazione preventiva e condanna scontarono complessivamente 20 anni di prigione .
Agli imputati individuati tra i partecipanti dello sciopero generale che si svolse a Loreto Aprutino il 22 marzo 1950, e che era stato indetto in tutta Italia dalla CGIL all’indomani dell’eccidio di Lentella in provincia di Chieti, fu contestato infatti il reato di blocco stradale sanzionato dal decreto legislativo del 22 gennaio 1948.
Tale decreto era stato promulgato dal governo De Gasperi appositamente per colpire una delle più frequenti forme di lotta attraverso la quale si sviluppavano, in quegli anni, i movimenti di protesta popolari in tutta Italia.
Ora apprendo che alcuni miei concittadini, sedicenti leghisti, hanno fatto un banchetto per appoggiare questo decreto promulgato dal governo di ultradestra infangando in tal modo la memoria dei nostri concittadini.
I nostri padri protestavano per chiedere soltanto lavoro e pane per i loro figli ovvero per le future generazioni di loretesi, per tutti noi, ma dovettero subire un’ ingiusta condanna e una pesante pena detentiva: sdegno è l’unica parola che posso pronunciare”.

 

Lucio Cutella

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