UNA VITA ALL’ INSEGNA DEL FARE. INTERVISTA A ROBERTO RUGGIERI “PERCHÈ MI CANDIDO ALLA REGIONE

“Ti auguro un nuovo anno all’insegna del fare, trovando il coraggio di affrontare le sfide mettendoci sempre la faccia”.

Questo l’augurio per il nuovo anno contenuto in un simpatico video che, sul profilo di Facebook, vede come protagonisti Roberto Ruggieri e suo figlio Filippo i quali brindano insieme al 2019, invitando chi li guarda a fare altrettanto. Ad ascoltare le parole del brindisi, la sensazione che si riceve è pari a quella di una grande carica energetica atta a stimolare la voglia di fare che, come affermato nel video in questione, si vuole trasmettere e dichiarare a chi guarda, dal momento che lo stesso Ruggieri si definisce come persona dinamica che ama fare piuttosto che stare a guardare, agire piuttosto che limitarsi a dire.

La politica è uno dei suoi maggiori interessi, anzi la sua grande passione, ma negli anni ha messo impegno ed energie in tanto altro. Mi racconta e ricorda i molti eventi a cui ha preso parte o da lui personalmente ideati e organizzati insieme a validi collaboratori dell’associazione “In corso” di cui è stato presidente: la prima passeggiata di Babbo Natale nel 2015; il ruolo di San Giuseppe nella rappresentazione mimica della natività, durante il presepe vivente dello stesso anno; l’emigrante che ritorna al proprio paese con la moglie straniera durante le “Magiche notti dei Mazzemarilli” nell’estate del 2017. Poliedrico negli interessi: teatro, musica, associazionismo e soprattutto la politica. Gli eventi dolorosi (tra cui il lutto per la perdita della cara madre) che la vita gli ha fatto affrontare negli ultimi cinque anni non hanno intaccato la sua voglia di fare, anzi proprio la grande forza d’animo, oltre che l’ amore paterno per il piccolo Filippo, lo hanno spronato a guardare avanti e a procedere con dignità. Oggi è un insegnante di sostegno presso l’Istituto I. Silone di Montesilvano. Ha dedicato ben venticinque anni all’ impegno pubblico di cui quindici come Consigliere Comunale di Città Sant’Angelo all’opposizione e cinque come Assessore Provinciale ai Lavori Pubblici e alla Viabilità, sempre manifestando amore e profondo rispetto per il territorio. Nell’arco della sua legislatura, ha avviato interventi strutturali per 65 milioni di euro in tutta la provincia di Pescara, con grandi benefici dell’area vestina. A Penne, la variante est e la rotatoria San Francesco sono due dei diversi interventi realizzati. Tanti altri sono in corso d’opera, causa necessità di tempistiche più lunghe.

Convinto delle enormi potenzialità dell’Abruzzo, è deciso a tutelarlo e a valorizzarlo nelle sue eccellenze. Per questo motivo Roberto Ruggieri si candida alla regione.

Si presenta con la lista civica Azione politica.Vuole dare un contributo importante, ritiene sia un grosso onore poterlo fare. Le condizioni favorevoli alla sua elezione sembrano esserci: sono tantissimi anni che non vi è un consigliere regionale dell’area vestina, soprattutto del centro destra. E’ una opportunità per Città Sant’Angelo e per tutta la zona vestina di avere qualcuno che pensi a questa fascia di territorio. L’idea di candidarsi alla regione è prevalsa su quella di ripresentarsi alle comunali per la carica di Primo Cittadino anche per la lucida (e un pò amara) consapevolezza che a a Città Sant’Angelo non vi sarebbe stata la compattezza necessaria per sostenere un candidato di destra. Il gruppo Responsabilità Comune, formatosi durante le ultime elezioni comunali attorno a lui, ai tempi della sua candidatura a sindaco, non si è rivelato compatto come lo stesso Ruggieri si sarebbe aspettato tanto che, in alcune occasioni, si è visto attaccato proprio da coloro che dovevano sostenerlo. Il discorso cade quindi inevitabilmente sulla votazione che ha portato alla vendita della Farmacia Comunale e su cui ha tanto da dire e chiarire:

“Mi si rimprovera il voto a favore della vendita della farmacia comunale, mi si definisce “salvatore” dell’attuale Sindaco Gabriele Florindi. Ritengo questa accusa insignificante oltre che falsa. Io non ho salvato nulla e nessuno. La maggioranza anche senza il mio voto aveva i numeri per portare avanti questa scelta. Il mio voto non è stato determinante in questo senso. Chi afferma il contrario fa una dichiarazione lesiva nei miei confronti. La votazione si è chiusa con dieci voti favorevoli e sette contrari. Dieci a sette. Se io mi fossi staccato dai dieci, sarebbero stati nove contro otto e quindi sempre una maggioranza favorevole alla vendita. Il mio poi è stato un voto dato in coscienza, unicamente per tutelare i cittadini di Città Sant’Angelo, non per togliere loro qualcosa (mi si è accusato anche di questo, di voler far chiudere la Farmacia, levando un servizio pubblico). Io ho sostenuto una vendita che non pregiudicherà il servizio reso alla comunità anzi chi subentrerà, riuscirà probabilmente ad attuare sconti più importanti, secondo le leggi economiche del regime privatistico in competizione che, oltre che sulla qualità, deve puntare anche sulla convenienza di chi acquista. La mia non è stata un’ opposizione strumentale alle persone che un tempo erano parte integrante del mio gruppo, ma una scelta ragionata da ex amministratore. Mi è sembrato che la vendita fosse un atto necessario per salvaguardare Città Sant’Angelo perchè, nel caso non si fosse raggiunta la maggioranza, senza la vendita della farmacia, sarebbe subentrato il Commissario prefettizio che avrebbe dovuto fare quadrare i conti, mettendo al massimo i livelli di tassazione, creando così un notevole danno per tutta popolazione. Io mi sono chiesto se fosse più opportuno vendere la farmacia e non gravare sulle tasche dei cittadini o fare cadere il governo di questa amministrazione a poco meno di un anno dalle nuove votazioni, con le conseguenze esplicitate prima. Quello che mi stupisce inoltre è che, in quell’occasione, non ci si preoccupava del commissario e si pensava solo a screditare me per la scelta fatta mentre, solo qualche mese più tardi (con le votazioni ancora piu vicine), quando il nostro Sindaco ha manifestato l’intenzione di candidarsi alle regionali, con la conseguente obbligatorietà di dimettersi, l’atteggiamento dell’ opposizione è mutato radicalmente e si è manifestato a gran voce il pericolo dell’ingresso del Commissario che è stato visto solo in quel momento come una grossa criticità, mentre in precedenza non era stato per niente preso in considerazione. Quindi mi sembra si possa definire sterile e strumentale l’opposizione alla vendita della farmacia contro le ragioni da me citate per evitare il commissariamento. A ciò si aggiunga che la farmacia fatturava in attivo trenta/quarantamila euro all’anno.   La sua vendita ha fruttato al Comune un milione e mezzo di euro. Per raggiungere questa cifra ci sarebbero voluti circa quaranta/cinquanta anni. Non mi sembra quindi di aver dato un voto che abbia causato danni agli angolani anzi…                                                                                                Mi candido alla regione perchè ho in mente di fare un lavoro importante, di dare un servizio utile ad una zona più vasta di Città Sant’Angelo. È mio interesse garantire sempre più servizi ai cittadini. Ho intenzione di fare tutto quello che rientra nel ruolo di consigliere per dare più opprtunità, per tutelare il territorio, per dare forza turistica, per imprimere una spinta all’agricoltura e dare dignità alle strade, alle vie di comunicazione, valorizzando al massimo tutte le risorse. Se migliori le strade, migliori il turismo. Non basta dare la denominazione di strada del vino o strada dell’olio, se fisicamente la strada è poco più di un sentiero.”

I tre punti forza del pensiero politico di Roberto Ruggieri quindi sono: viabilità, turismo, agricoltura. A ciò si aggiunge la volontà di intervenire sull’ ospedale di Penne, struttura d’importanza strategica per l’area vestina, di cui si auspica il potenziamento del Pronto Soccorso nonchè dei reparti di Medicina e Chirurgia d’urgenza, per il bene di un’intera comunità di oltre 60.000 abitanti.

La sua è una lista civica a sostegno della coalizione dei partiti di centro destra. Si chiama Azione politica, proprio perchè si basa sull’ agire, sul fare. E vi è la massima fiducia nella maturità degli angolani, nella loro capacità di distinguere l’effettiva realtà delle scelte fatte e di comprendere il valore aggiunto di una eventuale elezione. Tutto ciò, nonostante ci sia stato un lavoro certosino per demolire la credibilità della persona Roberto Ruggieri, oltre che del politico. Seri e gravi problemi personali e familiari hanno reso discontinua la sua frequenza ai Consigli comunali. Il gruppo da cui si sarebbe aspettato un certo sostegno, ha invece rimarcato le sue assenze, mimimizzando o tacendone le difficoltà; organizzando incontri pubblici, in giorni ed orari per lui impossibili da rispettare, arrivando anche a creare una nuova squadra, lasciandolo solo. Qualcuno sperava nelle sue dimissioni e premeva anche che si prendesse questa decisione, visto le numerose assenze, ma tale possibilità non è mai stata presa in considerazione e non perchè ne sarebbe derivata un’entrata economica in meno ( il ruolo di Consigliere è stato sempre svolto a costo zero) ma perchè Roberto Ruggieri è stato sempre profondamente consapevole dei doveri che la sua carica implicava e fermamente deciso ad una risalita personale e politica, oltre che a prodigarsi a favore della comunità angolana. Se avesse percepito anche solo un euro, ribadisce, si sarebbe dimesso immediatamente. Ci tiene a precisare di non essere stato lui ad allontanarsi dagli altri componenti di Responsabilità Comune che, ricorda, è ancora attiva, anche se formata da un unico componente il quale, nonostante tutto, non molla, anzi è più che mai deciso ad andare avanti con la dignità di sempre. Più che mai deciso a “fare, trovando il coraggio di affrontare le sfide mettendoci sempre la faccia”.

 

 

Rita Barbuto

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