PENNE – Rifondazione comunista di Penne punge il candidato presidente Luciano D’Alfonso utilizzando cinque domande al vetriolo che Gabriele Frisa indirizza a Mimmo Locasciulli.

Ecco la nota di Frisa: «La campagna elettorale per le regionali 2014 non è per tutti i candidati vissuta in maniera serena. Lo scorso fine settimana, durante la nostra propaganda elettorale portata avanti con un banchetto informativo in largo San Francesco, con tanto di autorizzazione della Polizia Locale, abbiamo dovuto fare i conti con le rimostranze dello staff di un altro candidato: quello del dottor Mimmo Locasciulli. Mi chiedo se il dottore si sia sostituito alle autorità competenti e possa pretendere di oscurare la nostra voce. Un membro del suo staff si è infatti presentato davanti la nostra postazione minacciandoci e inveendo in maniera a dir poco scomposta. Non è nostra intenzione denunciare alle autorità competenti lo spiacevole accaduto ma, considerato che il signor Locasciulli ci ha addirittura attaccato via Facebook, criticando pesantemente il nostro modo di fare politica (che Locasciulli ha preso come un insulto alla sua persona), chiediamo allo stesso di farsi un esame di coscienza e dire rispondere ad alcune delle nostre questioni argomentate pubblicamente sabato scorso: 1. Quando nel 2006 l’allora assessore alla sanità regionale Mazzocca, ex uomo di fiducia di Luciano D’Alfonso, iniziò i primi tagli all’ospedale San Massimo di Penne, proseguiti poi dall’attuale Governo Chiodi, dov’era Locasciulli? E se D’Alfonso dovesse intraprendere la stessa politica dei tagli sul nostro ospedale come si comporterà Locasciulli? 2. In caso di condanna di D’Alfonso nella vicenda Mare Monti cosa farà Locasciulli? Chiederà i danni ai colpevoli per tutti i cittadini di Penne o farà finta di nulla proteggendo i suoi alleati? 3. Dopo gli scandali emersi per quel che riguarda l’avvelenamento delle acque in Abruzzo, con gli ex presidenti di Aca e Ato (Di Matteo e D’Ambrosio) entrambi schierati pro D’Alfonso, cosa farà Locasciulli? Voterà una nostra commissione d’inchiesta o appoggerà i suoi alleati? 4. Cinquantotto candidati nella lista di D’Alfonso provengono dal centrodestra, cosa ne pensa Locasciulli? 5. Visto che negli anni 90’ si candidò con i Verdi dicendo che avrebbe fatto il bene di Penne, salvo poi scomparire per quasi vent’anni a fine elezioni, come pretende di essere credibile nei confronti dei cittadini pennesi? Su una cosa sono d’accordo con Locasciulli, noi siamo gli ultimi della classe. E’ vero, noi siamo vicini agli studenti, cassintegrati, operai, disoccupati, precari, piccoli imprenditori, artigiani, agricoltori, impiegati, pensionati ecc. Non siamo certo quelli che frequentano i salotti nobili della politica per poi voltare le spalle ai cittadini. Comunque solidarizzo con Locasciulli visto che anche il Pd pennese, che apertamente appoggia la Sclocco e Di Matteo, lo ha abbandonato. Un’ultima domanda al candidato Locasciulli: ora ci manderà suo cognato (come sabato) a minacciarci, o risponderà alle nostre domande?»

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