Penne: D’Alfonso non si dimette. Prova di forza del sindaco

PENNE – I pennesi non torneranno al voto anticipato nell’election day del 25 maggio.

Il sindaco Rocco D’Alfonso non si è dimesso né lo farà ed i tempi per convocare i comizi elettorali sono scaduti. Aspetta l’esito del ricorso contro la sua eleggibilità. Già, perché D’Alfonso, sindaco dal 16 maggio 2011, non aveva lasciato preventivamente (entro il 15 aprile) la carica di consigliere di circoscrizione a Reggio Emilia. Il ricorso sarà discusso a marzo dal tribunale di Pescara su un’azione popolare di alcuni elettori (anche la prefettura può attivarla) sostenuti da Forza Italia e Nuovo centro destra che hanno annunciato un’interrogazione al ministro dell’Interno. D’Alfonso si sente sereno e ha dichiarato alla Gazzetta di Reggio Emilia, città dove vive la sua famiglia, che «il caso è assai controverso. Sto acquisendo dei pareri e credo si possa risolvere positivamente. Si tratta di una ineleggibilità orizzontale». Si, proprio così ha detto parlando in gergo tecnico.Un caso di ineleggibilità piuttosto chiaro, a detta di altri, stando all’articolo 60 punto 12 del testo unico sugli enti locali. E le sentenze non mancano: il sindaco di Pisciotta ineleggibile perché consigliere comunale in carica non dimessosi in tempo a Salerno; il primo cittadino di Gavorrano che da dipendente di quel Comune non si era messo in aspettativa; quello abruzzese di Morino, Giovanni D’Amico del Pd, perché tre anni fa era liquidatore di un consorzio di gestione forestale. Parla su facebook anche Giancarlo Malachi, segretario del Pd e consigliere comunale: «Qui sono tutti diventati giuristi. Circa il sindaco, non appena avremo tutti i chiarimenti legali, sarà presa una decisione per il bene della città». Sel ha intanto invitato il Pd ed Italia dei Valori (esprime il vice sindaco Luigi D’Angelo) a porre fine «a questa triste telenovela». Restano le dimissioni dell’assessore Ennio Napoletano per il caso della nuova scuola. Pare che sarà convocato un nuovo consiglio per approvare la deroga al Prg sulla scuola e il piano Ringa. Si prevedono giorni ad altissima tensione.

Berardo Lupacchini

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