PENNE: CRISI COMUNE; PDL, SINDACO D’ALFONSO SI DIMETTA

Antonio Baldacchini
Antonio Baldacchini

“Chiediamo le dimissioni del sindaco Rocco D’Alfonso: non ha più la maggioranza politica né gode più della fiducia del suo partito. La macchina amministrativa è allo sbando”.

È il commento del coordinatore cittadino del Pdl, Antonio Baldacchini, a seguito della lettera critica che il segretario del Pd, Piero De Bonis, ha inviato al primo cittadino (del Pd) e pubblicata, stamane, da alcuni organi di informazione. “Dopo appena dieci mesi – prosegue Antonio Baldacchini – il sindaco Rocco D’Alfonso è rimasto isolato. Il partito che lo ha candidato dieci mesi fa, dinfatti, lo ha formalmente “scaricato” e “delegittimato”, determinando così il fallimento politico dell’amministrazione comunale di centrosinistra. Fallimento – continua Baldacchini – che si è aggravato con la lettera del Responsabile finanziario del Comune, inviata alcuni giorni fa, che ha certificato anche il dissesto economico dell’ente vestino, amministrato dal oltre 20 anni da maggioranze di centrosinistra. Il degrado politico e finanziario presente in Comune e la crisi economica internazionale, dunque, impongono una seria e attenta riflessione: questa amministrazione sta isolando Penne e c’è il rischio concreto di una deriva strutturale della quale la città potrebbe subirne serie e gravi ripercussioni. La lettera redatta dal segretario cittadino del Pd – osserva Baldacchini – ha messo in luce le gravi inefficienze amministrative della maggioranza di centrosinistra, e, soprattutto, ha fatto emergere la forte crisi politica che si è creata tra Pd, Api e Idv. Inefficienze – ricorda il coordinatore – che il Pdl aveva già denunciato pubblicamente in questi mesi. Un eventuale cambio di strategia politico o rimpasto di giunta, evidentemente, servirebbero solo ad allungarne l’agonia. Alla luce di tutto ciò, se consideriamo che dieci mesi fa il sindaco è stato eletto solo con il 31% dei consensi, egli – conclude Baldacchini – non gode più della fiducia della città, e quindi, le dimissioni sono un atto dovuto anche nei confronti della comunità pennese”.

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