BILANCIO: PDL PENNE, SU CONTI IL SINDACO D’ALFONSO VENDE SOLO FUMO

COMUNICATO STAMPA

“Ci complimentiamo con l’Assessore comunale al Bilancio, Valeria Di Luca, al quale, il Pdl pennese, esprime naturalmente riconoscenza per il lavoro svolto in questi sei mesi, mirato sostanzialmente a risanare le finanze del Comune di Penne, a differenza del passato, dove invece si è solo sonnecchiato”.

 

Così, il coordinatore cittadino pennese del Pdl, Antonio Baldacchini, commenta la notizia secondo la quale, il Comune di Penne ha annunciato di aver rispettato il Patto di Stabilità. “Il rispetto del patto di stabilità interno – prosegue il coordinatore del Pdl – non è certamente una notizia che può essere propinata come “eccezionale”, poiché la consideriamo soltanto un fatto normativo di ordinaria amministrazione, essendo, il Patto di Stabilità, solo un mezzo tecnico per contenere l’aumento incontrollato della spesa pubblica e rapportarla alle effettive possibilità di spesa. Siccome il Comune di Penne non è un ente virtuoso, perché non ha fondi da spendere, ma è costretto a vendere il patrimonio comunale per raggiungere gli obiettivi fissati dalla legge, il rispetto del Patto di stabilità rappresenta una notizia di ordinaria amministrazione.

 

La vera notizia – osserva invece Baldacchini – è che l’assessore comunale del Pd rovescia le responsabilità del dissesto economico del Comune, e quindi fa chiarezza, sulle precedenti maggioranze di centrosinistra, che, secondo quanto dichiarato da Valeria Di Luca, non hanno saputo fare gioco di squadra con i dirigenti, non hanno pagato le fatture (Cooperativa Agorà, Casa di riposo e mancata riscossione dei crediti con l’Aca) e, soprattutto, sono colpevoli di aver indebitato il Comune, spingendolo verso il dissesto. Tuttavia, l’assessore al Bilancio non ha informato anche la cittadinanza perché, nella giunta comunale tenutasi il 28 dicembre 2011, l’amministrazione comunale sia stata costretta a chiedere per il 2012 un corposo anticipo di cassa alla Tesoreria comunale di quasi 2 milioni di euro, con i relativi interessi da corrispondere; perché non dice che il bilancio del Comune prevede una spesa annua di quasi tre milioni di euro per pagare debiti a lunga scadenza, cioè mutui, di cui un milione e 672 mila euro di interessi passivi e di un milione e 314 mila euro di quota capitale da rimborsare, a fronte di una entrata complessiva (tributarie, ex tributarie e trasferimenti) annua di circa 7 milioni di euro. Invitiamo, il sindaco Rocco D’Alfonso – conclude il coordinatore Antonio Baldacchini – a predisporre un piano di rientro finanziario per evitare di finire contro un muro anziché continuare a vendere fumo ai cittadini e aumentare le tasse ai contribuenti per pagare i debiti”.

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