A un anno dal voto amministrativo, la politica pennese è in moto. I protagonisti

PENNE – Molto probabilmente saranno le primarie di coalizione a scegliere il prossimo candidato sindaco del centrosinistra.

E’ la proposta che il gruppo guidato da Rocco Petrucci (attualmente rappresentato in consiglio comunale da Giovanni Severo) farà al Partito democratico. A garantire l’accordo con i socialisti (e la conseguente pax politica con il PD) ci sarebbe il camerlengo di palazzo ed ex socialista, Piero Antonacci, tornato a stringere la mano con vigore a Rocco Petrucci. A questo punto, i dem dovranno valutare l’ipotesi di ricandidare il sindaco uscente, Rocco D’Alfonso, che al momento non ha sostenitori attivi nel partito, oppure aprire a primarie di coalizione. Quest’ultima scelta è condivisa pure da Sel, pronta a schierare un suo candidato. Al momento sono appiedati il leader dell’IdV pennese, Luigi D’Angelo, e il blocco democristiano di “Penne Moderata”, con Remo Evangelista e affini al seguito. Nelle trattative sgomitano anche gli affiliati ad Antonello De Vico, tornati in massa nel partito biancorosso, con un obiettivo: aprire un pertugio a Paolo Cucculelli&Soci. Se il Pd dovesse scegliere le primarie come ipotesi di selezione dei candidati, per il sindaco uscente sarebbe già una bocciatura politica. Sembra fuori dai giochi, invece, il cantautore Mimmo Locasciulli, esponente del movimento politico del Governatore Luciano D’Alfonso, che avrebbe voluto una candidatura per acclamazione (nel centrosinistra). Quest’ultimo potrebbe aderire a “Penne Unita”: il movimento cittadino guidato da Mario Costantini, Emanuele Castiglione e Gianni Bianchini, già operativo sul territorio, sostenuto da Rifondazione Comunista con Gabriele Frisa e Fernando Cutilli, si batte da oltre un anno contro le scelte scellerate dell’attuale amministrazione comunale. A un anno e mezzo dalla competizione elettorale, si affaccia sul dibattito pubblico il movimento “Penne Città Aperta” di area cattolica e moderata, allestito da Gilberto Petrucci ed Emidio Camplese, che conta tra i ranghi visi nuovi e rappresentanti dell’imprenditoria e del volontariato locale. Il portacolori di “Insieme per Penne”, Vincenzo Ferrante, è in fase di riflessione: potrebbe abbandonare la politica dopo oltre 30 anni di permanenza sui banchi del Consiglio comunale di Penne. I cinquantenni Luigi Bianchini, Vincenzo Di Simone e Antonio Baldacchini cercano nuovi orizzonti e percorsi meno tortuosi, in attesa di trovare la “sintesi”. Mentre a rappresentare la destra pennese, in vista del ritorno di Camillo Savini, è sbucato l’ex sindaco di Picciano, Marino Marini, che ha lanciato il nuovo soggetto politico denominato: “Aurora e Libertà – Destra Liberale”. L’avvocato Marini ha annunciato che correrà a Penne con una sua lista, per ripetere l’esperienza di tre anni fa.

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