Vestina Gas, ecco i milanesi

PENNE – Le quote di Vestina Gas srl in vendita a 793 mila euro hanno trovato un acquirente.

Si tratta di una società milanese, la Levigas spa socia della Augusta Ratio spa, ad aver formulato la proposta di acquisto sia del 12%, messo sul mercato per debiti dal Comune di Penne, sia l’11% del Comune di Collecorvino che, a differenza di Penne che deterrà ancora il 45%, cede tutto il pacchetto posseduto, e non per far fronte al passivo. Difficilmente però il sindaco uscente Antonio Zaffiri riuscirà a introitare un milione e 400 mila euro di prezzo dalle sue quote, visti i saldi del suo collega Rocco D’Alfonso accusato da Collecorvino di aver platealmente falsato l’asta pubblica per favorire politicamente il Pd. Ora la parola passa in aprile al consiglio comunale, anzi ai consigli comunali di tutti e tre i soci pubblici fondatori della srl (c’è anche Loreto Aprutino) chiamati, dopo la convocazione di un’assemblea straordinaria dei soci, ad esprimersi. Già, perché l’impresa meneghina intende naturalmente contare qualcosa: vuole entrare nel consiglio di amministrazione della Vestina Gas e poter acquisire pure il diritto di prelazione alla pari dei soci pubblici. Vestina Gas srl dunque dovrà cambiare la sua configurazione giuridica: da società tutta pubblica a mista con l’ingresso di un socio privato. Alla fine di un vorticoso giro di consultazioni, di interessi manifestati (ottobre 2015, Heracomm Marche), di tentati acquisti (dicembre 2015, la marchigiana Edma srl, socia di minoranza della pennese SIG spa), partito l’estate scorsa, di forzature ed acrobazie giuridiche ai limiti, con il beneplacito di un’opposizione silente, il Comune di Penne riuscirà a pagare il debito alla famiglia Cutilli per l’esproprio dei terreni del Carmine dove fu costruito in gran parte il centro socio sanitario di proprietà della Asl di Pescara; contro la quale, e la Regione, l’ente locale pennese sta tentando una rivalsa affidandosi all’avvocato Ugo Di Silvestre. Penne allora eviterà di vendere l’intera partecipazione societaria di maggioranza nella srl, ma incasserà solo 793 mila euro dopo l’ulteriore svalutazione di un quarto della perizia di stima operata sulla Vestina Gas e firmata dal commercialista Tony Di Nino. Con la delibera del 10 marzo, l’uscente giunta di Rocco D’Alfonso ha dichiarato il vincolo di destinazione sui fondi, ovvero non girabili ad altri creditori, che saranno perciò incassati solo dagli eredi Cutilli fin troppo pazienti: hanno preso atto della prima sentenza favorevole, e dunque subito esecutiva, sin dal 2004 resa definitiva a Pasqua del 2015!

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