PESCARA: LA ASL NON RICONFERMA 40 OSS E RIFONDAZIONE COMUNISTA ATTACCA

Da ex-paziente ho appreso in questi giorni che circa 40 oss che hanno lavorato nel reparto covid e nella rianimazione in questo anno di emergenza non saranno confermati dalla ASL di Pescara.

Assunti attraverso le agenzie di lavoro somministrato – interinale quando c’era bisogno di personale per affrontare la pandemia ora vengono scaricati come una merce usa e getta.
Da ex-paziente del reparto covid ho già avuto modo di raccontare l’entusiasmo, la professionalità, la disponibilità con cui queste ragazze e questi ragazzi hanno lavorato con turni massacranti per assistere le tante persone ricoverate mettendo a rischio anche la propria salute.
Chiunque sia stato ricoverato nel reparto covid credo possa testimoniare che queste ragazze e questi ragazzi hanno davvero mostrato quanto siano infondati i luoghi comuni sui giovani fannulloni. 
Trovo vergognoso che la direzione della ASL nel momento in cui si è decisa a passare dal ricorso alle agenzie interinali a propri bandi di assunzione a tempo determinato non abbia previsto delle modalità che potessero garantire queste lavoratrici e lavoratori. 
Così le istituzioni ringraziano giovani che hanno studiato, si sono preparati e poi si sono messi a disposizione nel momento di massimo rischio e di massima sofferenza del sistema sanitario?
Gli eroi sono già stati dimenticati?
Invito la Giunta Regionale a intervenire per porre riparo a questo clamoroso errore della direzione – da loro nominata – della Asl di Pescara.
 
Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europa

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