Dal Gambia a Penne: la storia di Babakar

PENNE – Babakar Brammeh passerà alla storia come il primo giocatore africano del Basket Penne.

La società cestistica pennese ha infatti accolto con enorme piacere Babakar, rifugiato, che da alcune settimane è ospite (insieme ad altri ragazzi) sul territorio vestino presso la struttura Lapiss di c.da Collalto. Proveniente dalla Regione di Sukuta nel Gambia centrale ha iniziato a giocare a Basket sin da piccolo poi, a sei anni, ha perso la mamma e a 12 il padre e non ha più potuto terminare gli studi. Partito dalla Repubblica dell’Africa occidentale, a 20 anni è arrivato in Italia dopo avere attraversato la Libia e l’ Algeria. Afferma Babakar Brammeh “ Mi trovo benissimo a Penne, sogno di poter continuare a giocare a pallacanestro e di poter finalmente costruire la mia vita ed un futuro in Italia”. “Sono molto contento della positiva accoglienza riservata a Babacar dai ragazzi del Basket Penne – dice l’allenatore, Guglielmo Di Paolo – e spero che ci possa dare una mano per elevare il tasso tecnico della squadra. Il compito dello sport è quello di integrare ed educare e questo è davvero un buon esempio. Siamo molto orgogliosi di essere un’associazione sportiva che primeggia in accoglienza. E siamo certi che sia un segnale istituzionale di educazione alla convivenza e alla solidarietà ”. La Basket Penne che anche nel passato aveva avuto giocatori provenienti dall’estero si conferma associazione di inclusione interculturale e di arricchimento delle reciproche conoscenze. La libertà di movimento è un fattore identitario dello sport di cittadinanza, il diritto di sentirsi prima di tutto persone, ancorché cittadini, che meritano pari dignità, rispetto e uguali diritti.

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