Penne: quante sculture tra i reperti

PENNE – Sedici sculture fra arcaico e contemporaneo danno vita a “Il sapere della forma”, una mostra visitabile gratuitamente (tutti i giorni tranne il lunedì dalle 10 alle 13) fino al 30 settembre nel museo archeologico “Leopardi”.

Una rassegna curata da Antonio Zimarino e Laura Cutilli, realizzata dalla Fondazione Penne Musei e Archivi con la collaborazione del Comune e grazie alla Fondazione PescarAbruzzo. Le sculture contemporanee si combinano degnamente con i reperti archeologici ospitati nel museo. “L’arte contemporanea- spiegano gli organizzatori-non è celebrazione, bensì interrogazione. Ed è una forma di comunicazione che chiede di essere letta, di aprire un dialogo, di fare strada allo sconcerto”. Gli artisti interessati sono piuttosto noti: Marco Appicciafuoco, Fausto Cheng, Angelo Colangelo, Mario Costantini, Luigi Di Fabrizio, Francesco D’Incecco, Licia Galizia, Duccio Gammelli, Antonio Giancaterino, Pasquale Martini, Sergio Nannicola, Antonio Quaranta, Gino Sabatini Odoardi, Giancarlo Sciannella e Franco Summa. Non c’è purtroppo Salvatore Fornarola, scomparso nelle scorse settimane: era stato fra i padri del museo d’arte moderna e contemporanea.
B.Lup.

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