PENNE: ECOGRAFO AMBULANTE, PROTESTE

PENNE – Come ogni mercoledì, un camioncino parte dall’ospedale pennese e raggiunge il Santo Spirito: a bordo un ecografo e un medico che consentono agli utenti pescaresi di svolgere un esame senza salire a Penne.

Si tratta di uno strumento diagnostico donato da un’associazione alla gastroenterologia del San Massimo perché solo lì vi era e vi è personale idoneo al suo utilizzo. Anche oggi l’unico medico che lo usa è a Penne.  “Sorge spontaneo farsi e fare alcune domande. Perché si spostano da Penne personale e mezzi e non gli utenti?Quanto costa il settimanale trasporto dell’ecografo da Penne a Pescara e se tutto ciò sia compatibile col rischio di rottura del delicato apparecchio?”, è Michele Giancaterino dell’associazione “Salviamo l’ospedale di Penne” a denunciare la vicenda. Intanto, a metà gennaio dovrebbe conoscersi l’esito delle valutazioni del tavolo di monitoraggio interministeriale sul piano di riorganizzazione della rete ospedaliera varato dalla giunta Marsilio e che prevede per l’ospedale dell’area vestina la promozione ad ospedale di base sede di pronto soccorso. Il rischio è che questa notizia slitti però a marzo, mentre la gente a Penne mugugna, temendo che il ridimensionamento del presidio ospedaliero in zona particolarmente disagiata, attuato dalla precedente giunta regionale di centro sinistra presieduta da Luciano D’Alfonso, già commissario ad acta sulla sanità, permanga.

 

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