ORLANDO FURIOSO: LA DISTRAZIONE DEGLI EROI
L’esperimento del collettivo artistico di 18 giovani attori, registi e autori parte da Penne

Il progetto Orlando Furioso nasce come primo esperimento di un collettivo artistico formato da tutti i 18 neodiplomati per il triennio 2019/2022 nelle classi Autore Teatrale, Recitazione e Regia della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano.
Si tratta di un gruppo di giovani provenienti da tutta Italia che hanno scelto di condividere le competenze acquisite nel corso dei tre anni di studio teatrale e di proseguire il lavoro di ricerca.
Del gruppo fanno parte: Mario Berretta, Eleonora Brioschi, Emma Bolcato, Matteo Finamore, Domenico Fiorillo, Lorenzo Giovannetti, Carola Invernizzi, Leonardo Moroni, Lorena Maria Nacchia, Elena Contenta Patacchini, Giorgio Vincenzo Pesenti, Giuseppe Pipino, Giulia Rossoni, Alice Sinigaglia, Antonio Somma, Riccardo Vanetta, Vito Vicino e Sofija Zobina.
L’obiettivo del progetto è quello di sperimentare forme di teatro collettive che sappiano vivere in luoghi non convenzionali e in cui il corpo dell’attore sia il motore principale di tutta l’invenzione teatrale in cui la compartecipazione fisica tra attori e spettatori sia al centro della ricerca.
Dopo più di quattrocento anni, il capolavoro dell’Ariosto rimane ancora oggi un’opera potentemente giovane: un inno all’irrazionalità, una celebrazione del potere dell’arte e dell’immaginazione, uno spaccato delle più violente passioni che agitano l’animo umano.
La possibilità di dedicare il primo periodo di ricerca nel Comune di Penne (Pescara) è l’occasione per ritirarsi dalle frenesie della grande città e per immergersi profondamente nello studio e nel lavoro sull’Orlando. Il luogo è stato scelto dopo un’attenta analisi per la posizione strategica e gli spunti che potrà offrire al lavoro.
Tra i temi del percorso, che hanno aiutato il collettivo a esplorare il capolavoro di Ariosto, spiccano la distrazione e la diserzione: la prima intesa come ostacolo della mente a compiere una data azione o perseguire un determinato obiettivo; la seconda, invece, come rinuncia consapevole alla responsabilità, individuale ma anche collettiva.
La restituzione pubblica, che non vuole essere la fine del percorso ma soltanto il primo passo di un progetto più lungo, è prevista per sabato 10 settembre alle ore 17.30 presso l’Auditorium San Giovanni Evangelista di Penne. L’evento sarà un momento di condivisione con la cittadinanza delle scoperte fatte durante la residenza e una preziosa opportunità di confronto con il pubblico.

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