In questo ultimo week end si è celebrato il ritorno del “camoscio più bello del mondo” a cui Farindola, con i suoi abitanti, ha creduto fin da subito con la grande Operazione della reintroduzione del camoscio nel 1992, a cento anni dalla scomparsa dell’ultimo camoscio sul Monte San Vito.
Venerdì 29 luglio in occasione del Camoscio Day, organizzato nella sede del Parco del Gran Sasso e Monti della Laga di Farindola, sono stati resi noti i dati raccolti nel corso della “Carovana del camoscio appenninico” la nuova campagna itinerante di Legambiente per stimolare la conoscenza e per promuovere le buone pratiche di tutela della specie e rilanciare le economie dei territori.
In questa occasione è stata firmata da 6 Sindaci dei comuni dove sono presenti le aree faunistiche del camoscio appenninico, dai 5 presidenti dei Parchi nazionali, da Federparchi e Legambiente
la Carta di Farindola con cui si è deciso di celebrare il 29 luglio Giornata Nazionale del Camoscio Appenninico.
Ci auguriamo che con l’attenzione posta da Legambiente e dal Parco del Gran Sasso e Monti della Laga in questi giorni
l’area faunistica e il museo del camoscio appenninico di Farindola ritornino ad essere il fiore all’occhiello del turismo della nostra area montana.
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