PENNE – La biblioteca in mano alle associazioni. Per far rivivere il ricco patrimonio dell’agenzia di promozione culturale, un’articolazione della Regione rimasta senza operatori nella storica sede dell’ex pastificio Sergiacomo, in via Martiri Pennesi del 1837, il Comune si affida al volontariato locale dopo essersi convenzionato con la Regione.

Ha infatti lanciato un bando che scade a fine mese, ma già ben accolto, grazie al quale affiderà i servizi di sostegno alle attività culturali, con particolare riferimento ai numerosissimi libri presenti, all’associazionismo cittadino. Un caso unico in Abruzzo, quello di un servizio regionale gestito interamente ed a titolo gratuito dalle associazioni che in compenso non dovranno pagare neppure una spesa: provvederà per tre anni, rinnovabili, all’affitto dell’ampia sede, alle utenze ed alla pulizia, la Regione che formerà anche gli addetti impegnati a tenere aperta ed a vivacizzare la struttura. L’agenzia di promozione culturale è infatti chiusa, benché ristrutturata, poiché rimasta nel frattempo senza dipendenti regionali. E così l’idea di affidarsi alle associazioni. A presentare un progetto credibile di gestione al Comune sta provvedendo un raggruppamento temporaneo di esse, fra le quali l’università della libera età, l’Auser, Pinna Vestinourm, il Gruppo di lettura, l’archivio dell’artista Nato Frascà. Libri, e non solo: possibilità di organizzare corsi e cineforum, lettura dei giornali, partecipazione a rassegne nazionali in un ampio spazio nel centro storico dove l’amministrazione Semproni sta riportando uffici e servizi (giudice di Pace, vigili del Fuoco, Inps, centro per l’impiego) pagando tutto in proprio: 184 mila euro di spese annue, ricorda Gilberto Petrucci l’assessore al bilancio. In attesa che palazzo Caracciolo, ex sede della disciolta Comunità Montana Vestina, possa diventare il palazzo della Regione ospitando lì tutti i suoi uffici distaccati