Esproprio Cutilli, il debito è di 780 mila euro

PENNE – L’esatto esborso nei confronti degli eredi Cutilli per risarcirli del mancato indennizzo dei terreni loro espropriati al Carmine, ammonta a non meno di 780 mila euro.

Lo attesta il sindaco Rocco D’Alfonso in una mail di posta certificata inviata tempo fa alla famiglia pennese creditrice che conta anche gli interessi legali dall’1 aprile, data di deposito della sentenza della corte d’appello tornata a stabilire il quantum dopo la decisione della cassazione. Dunque, ben meno rispetto ai 706 mila euro che l’amministrazione civica sperava di incassare attraverso la cessione del 6% delle quote della Vestina Gas srl. Ed il resto? In bilancio, vi sarebbe un accantonamento di 90 mila euro allo scopo, ma su questo versante c’è qualche dubbio. Nel documento contabile di previsione 2015 non ci sarebbe traccia. Se ne sta occupando comunque il revisore dei conti comunali Maurizio Bucci che guarda con preoccupazione la situazione contabile comunale poiché è in atto uno squilibrio finanziario. Era stato proprio lui a segnalare l’opportunità di vendere l’intera partecipazione societaria del Comune di Penne nella Vestina Gas pari al 57%. Perché è vero che dal gas arrivano ogni anno introiti significativi, ma non decisivi, ma tutti i milioni che l’ente introiterebbe dalla vendita del pacchetto di maggioranza della società pubblica gli consentirebbero di chiudere i buchi pregressi e di tornare ad investire su una Penne in affanno.

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