DUE VITTORIE PER SPERARE
Il Penne può provarci. Con 4 punti play out più soft

A due turni dal termine della stagione regolare, il Penne è al quindicesimo posto con 37 punti e la salvezza diretta è complicata per quanto ancora non impossibile. Vincendo entrambe le gare infatti, la squadra di Iodice chiuderebbe a quota 43 un   soffertissimo campionato puntando però le formazioni che le sono immediatamente al di sopra, vale a dire il Cupello e lo Spoltore che contano 41 punti; il Sambuceto di Ronci, che ha gli stessi punti delle altre due, domenica affronterà lo Spoltore in trasferta e poi chiuderà in casa con un’Alba Adriatica praticamente in salvo. L’incastro retrocessione è davvero articolato. Su quattro squadre come da regolamento interessate, ben tre scenderanno di categoria. Ma resta ancora l’incognita legata al destino delle abruzzesi del girone F della serie D dove la situazione è ancora ingarbugliata e nella quale i molisani del Vastogirardi, impelagati nella zona a rischio, devono recuperare ancora ben tre partite a quattro turni dalla conclusione del torneo. La D finirà il 22 maggio, i suoi play out si giocheranno il 29 maggio con gare di sola andata in casa di chi sta meglio in classifica. Il Castelnuovo ad oggi rischia, ma non sono salvi né il Pineto né il Chieti considerando appunto che il Vastogirardi fa suonare l’allarme con sette partite da disputare.

Tornando al Penne calcio, domenica andrà a Casalbordino (31 punti), reduce da due sconfitte di seguito: in casa col Capistrello e a Montesilvano. Cerchiamo di capire alcune ipotesi possibili. L’incertezza della D si riverbera sull’eccellenza dove addirittura potrebbero retrocedere in cinque se un’altra abruzzese inciampasse sulla buccia di banana degli spareggi. Questo rende elettriche altre squadre dell’eccellenza, almeno dal Pontevomano con 42 punti. Come detto, dall’eccellenza retrocederanno di sicuro almeno 4 squadre (il Nereto è infatti sceso dalla D) e al Villa 2015, già in promozione, si aggiungerà, salvo clamorosi colpi di scena la Bacigalupo Vasto con i suoi 29 punti e ad oggi a meno 12 dal trio Spoltore-Cupello-Sambuceto e domenica impegnata con probabilità pari a zero o quasi di prendere punti ad Avezzano contro i marsicani ormai decisi a chiudere la pratica del primo posto. Un distacco dunque superiore ai 9 punti che potrebbe costare caro anche allo stesso Casalbordino, protagonista di uno straordinario girone di ritorno grazie ad una campagna acquisti invernale molto importante.

La regola dei play out spiega infatti che i distacchi appunto contano sia nella prima sia nella seconda gara di spareggio, consentendo, se non si aggiungessero ulteriori retrocessioni abruzzesi (oltre il Nereto), di salvarsi se il divario fosse pari o superiore ai 9 punti. Ai biancorossi del presidente Andrea Marrone servirebbe davvero non perdere domenica a Casalbordino. O, meglio ancora, vincere. Significherebbe, in caso di pareggio, mantenere il distacco di 6 punti sugli adriatici poi impegnati a Cupello contro un avversario che, se sconfitto a Giulianova, resterebbe a 41 punti e sarebbe con l’acqua alla gola, bramoso di vincere a tutti i costi; in caso di successo del Penne a Casalbordino, per i vastesi la retrocessione si materializzerebbe. All’ultima giornata, Cacciatore e compagni dovrebbero comunque battere il Pontevomano che potrebbe arrivare al Colangelo con 45 punti dopo aver superato in casa il Montesilvano già salvo di fatto. Ma è solo una delle numerose ipotesi.         

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