Dopo la partecipata assemblea di giovedì scorso, 31 agosto, organizzata dal “Comitato Bonifica Sostenibile”, a Chieti Scalo, per gli aumenti delle tariffe che il Consorzio di Bonifica Centro ha di nuovo applicato, nonostante la sentenza del TAR che li ha dichiarati illegittimi, il presidente del comitato, Gabriele Trovarelli, invia una PEC sia al dipartimento Agricoltura della Regione Abruzzo che al commissario del Consorzio, per chiedere l’annullamento degli incrementi suppletivi delle aliquote e delle tariffe. Ma non solo.
“Il Comitato Bonifica Sostenibile – si legge nella PEC – in persona del suo Presidente, espone.
Premesso:
– di aver condiviso in pubblica assemblea del 31 agosto 2023 la forte preoccupazione di numerosi consorziati per gli aumenti dei contributi consortili disposti per il 2021, 2022 e 2023, in particolare per la loro esigibilità contestuale in un’unica annualità;
– che la medesima preoccupazione è stata espressa dai numerosi amministratori locali dei Comuni interessati e presenti in assemblea, segnatamente i rappresentanti dei Comuni di Loreto Aprutino, Collecorvino, Cepagatti, Spoltore, Alanno, Rosciano, salvo altri;
– che Coldiretti Abruzzo, in persona del Presidente Regionale, Presidente Provinciale di Pescara, del direttore Regionale, dei direttori provinciali di Chieti e Pescara e dirigenti zonali, hanno condiviso in assemblea la medesima forte preoccupazione, stante le difficoltà contingenti del settore agricolo penalizzato quest’anno da forti rincari dei costi di gestione uniti a condizioni climatiche e fitopatologiche particolarmente avverse;
– di ritenere, pertanto, necessaria la definizione del limite di sopportabilità economica della partecipazione contributiva dei proprietari consorziati, così come previsto dall’art. 13 della L.R. 36/1996, non solo per fornire concretezza alla norma richiamata, così come indicato dal TAR Abruzzo nella nota sentenza, ma anche perché, peraltri versi, l’idea che i contributi consortili possano variare al rialzo senza limiti ed indipendentemente dal beneficio effettivamente conferito ai consorziati esporrebbe l’organo amministrativo ad una valutazione aleatoria del rischio di crisi aziendale, con le conseguenze personali e per l’Ente previste dall’art. 14 del T.U.S.P.
Tanto premesso il Comitato Bonifica Sostenibile
CHIEDE
che il Consorzio e, per quanto di competenza, la Regione Abruzzo procedano senza indugio:
- All’annullamento in autotutela degli incrementi suppletivi delle aliquote e delle tariffe relative all’anno 2021 della contribuenza idrica, sulla base delle entrate accertate dello specifico capitolo del bilancio consuntivo 2021 ad essa riferito, se e per quanto difformi da quelle conteggiate ai fini degli incrementi tariffari nella delibera 20 / 2023;
- Alla determinazione da parte della Regione Abruzzo, sentiti gli organi del Consorzio e le organizzazioni rappresentative della contribuenza, del limite di sopportabilità economica della partecipazione contributiva dei proprietari consorziati per gli anni 2022 e 2023, previsto dall’art. 13 della L.R. 36/1996;
- Alla sospensione in autotutela dei contributi consortili 2022 e 2023 per la parte eccedente il limite predetto.
- Ad attivarsi per consentire, in conformità alle norme di legge, forme di soccorso finanziario da parte della Regione Abruzzo.
Chiede pertanto che il Consorzio ed il Dipartimento si adoperino, per quanto possibile, affinché la Regione Abruzzo si impegni a versare al Consorzio:
- le somme dovute a titolo di contribuenza diretta ad essa facente carico, quale presupposto delle obbligazioni tributarie previste dal piano di classifica vigente,
- le somme di cui all’art. 13 della L.R. 36/1996,
- le somme di cui ai capitoli 31 e 33 delle entrate correnti del bilancio del Consorzio, se ed in quanto dovute;
- ogni altro contributo dovuto per le attività delegate al Consorzio per le quali vige il divieto di gravame a carico dei consorziati previsto dall’art. 2 della L.R. 19/2013;
- ogni ulteriore somma scaduta risultante dai residui attivi del Consorzio se ed in quanto ad essa Regione riferiti, riconosciuti e non altrimenti compensabile.
- Ogni ulteriore intervento di soccorso finanziario ritenuto possibile.
Si chiede altresì che il Consorzio si impegni, nel rispetto della legge e del piano di classifica, a decorrere dal 1° gennaio 2024:
- All’adozione della contabilità economica e dei centri di costo ,in numero almeno pari a ciascuna delle attività istituzionali previste analiticamente dal Piano di Classifica ed a ciascuna delle attività economiche o comunque non istituzionali gestite;
- All’adozione di criteri tecnico contabili, validati da una parte indipendente e tecnicamente autorevole, da utilizzarsi per la ripartizione dei costi indiretti, di quelli comuni e di quelli generali di funzionamento dell’ente tra i vari centri di costo e / o tra le varie categorie di contribuenza ed attività economiche;
- All’adozione del catasto irriguo che recepisca ad inizio di ogni annata agraria, n via provvisoria per tramite di autocertificazione, i requisiti ed i limiti di irrigabilità dei terreni in funzione delle caratteristiche fisiche (pendenza, destinazione, dimensioni, irrigabilità a pioggia o scorrimento, accesso, ecc.) e delle colture praticate nell’anno, modulando di conseguenza il contributo idrico irriguo, in stretta aderenza al piano di classifica, in funzione dei parametri di consumo idrico per coltura così come regolamentati a livello nazionale[1]o comunemente accettati dalla tecnica agronomica, in mancanza di effettiva rilevazione dei consumi a contatori;
- A porre pertanto formalmente e sostanzialmente termine alla gestione transitoria del piano di classifica, garantendo così la piena applicazione delle norme in esso contenute;
- All’esito delle azioni di cui ai punti che precedono, a procedere al ricalcolo definitivo a consuntivo dei contributi consortili 2022 e 2023.
* * *
Al fine di esporre in modo compiuto le proposte qui contenute, fornire ulteriori dati tecnici e chiarimenti, nonché per ascoltare le ragioni del Consorzio, si chiede un incontro tecnico con gli Enti in indirizzo in persona dei titolari responsabili, fermo restando che si procederà in ogni caso a tutelare gli interessi dei consorziati con ogni mezzo legittimo ed in ogni sede opportuna.”
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