Confermato carcere a vita per Giancaterino

La Corte di Assise d’Appello dell’Aquila, presieduta dal giudice Luigi Catelli, ha confermato l’ergastolo per Mirko Giancaterino, accusato dell’omicidio di Gabriele Giammarino, trovato morto il 13 settembre 2015 nella sua abitazione a Penne .

A ricorrere contro il verdetto emesso un anno fa, in primo grado, dalla Corte d’Assise di Chieti è stato il difensore di Giancaterino, l’avvocato Melania Navelli, per ottenere una nuova istruttoria dibattimentale per l’assoluzione

Seconda l’accusa, Giancaterino, quella domenica di metà settembre entrò nell’abitazione e infierì lungamente sul pensionato, 80enne, colpendolo con pugni e ben 26 coltellate.

L’imputato, accusato di omicidio volontario con l’aggravante della crudeltà e di incendio doloso, era presente in aula e ha rilasciato una dichiarazione spontanea, ribadendo la sua innocenza.

Le motivazioni della sentenza saranno rese note entro il 15 luglio prossimo. La difesa ha annunciato che farà ricorso in Cassazione.

Le parti civili, la sorella della vittima, Pasqualina Giammarino, e i due nipoti dell’ex maresciallo, sono state rappresentate dall’avvocato Federico Squartecchia.

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