CITTÀ SANT’ANGELO, IL COMITATO “LA NOSTRA TERRA” SI OPPONE AL BIODIGESTORE
Padovani: combatteremo per non pregiudicare il nostro territorio, riserva di salubrità e prezioso presidio naturale

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – Le recenti notizie relative alla localizzazione a Piano di Sacco di un impianto di trattamento di rifiuti ci lasciano interdetti. Ancora una volta mire speculative tentano di compromettere un territorio che anche grazie alla mobilitazione popolare è rimasto miracolosamente integro rappresentando una insostituibile oasi di naturalità. Mentre non sono ancora del tutto rimarginate le ferite inferte dall’incendio dell’impianto Terra Verde e senza tener conto degli scampati pericoli degli insediamenti della Turbogas, della RIAB e dei fanghi da dragaggio, apprendiamo che SNAM con le controllate Renerwaste e IES Biogas (51%) in compagnia della società pubblica Ambiente spa (49%), avrebbe l’intenzione di realizzare l’ennesimo tentativo di compromissione del territorio.

La partecipazione minoritaria del capitale pubblico non fornisce, ovviamente, alcuna garanzia di trasparenza. Lo chiamano biodigestore o ecovalorizzatore esaltandone la rilevanza ambientale, in realtà altro non è che un impianto di trattamento della frazione umida e organica dei rifiuti urbani per 60/70 mila ton/anno, cioè per un numero di utenti di molto superiori a quelli della intera provincia. La comunicazione fin qui raccolta omette però di citare la ovvia aggiunta di rifiuti agroindustriali, scarti di origine animale, liquami zootecnici, reflui e fanghi. Un intervento a soli fini speculativi con ininfluenti vantaggi collettivi. Così come è ridicola la annunciata produzione di “compost di qualità”: di che qualità si parla?

Si tratta invece di una iniziativa che non tiene in nessun conto la “Strategia Nazionale per le Aree Interne” relativa alla Macroarea Valfino-Vestina che parla di “palcoscenico di esperienze atte a valorizzare le risorse territoriali al fine di rendere più attrattiva l’Area per arginarne lo spopolamento, favorendo la permanenza e/o il rientro delle fasce giovanili della popolazione, costruendo un’immagine virtuosa della medesima all’esterno, migliorandone l’attrattività turistica e potenziando la competitività e redditività degli operatori economici locali…”

Né considera minimamente che l’Area si caratterizza per un assetto inadeguato della viabilità, reso oltremodo critico dalle conseguenze collegate, in via diretta e indiretta, al noto dissesto idro-geologico che ne marca il territorio, peraltro con una rete stradale inadatta a sopportare l’andirivieni quotidiano di decine di mezzi pesanti impattanti della prevedibile portata di decine di tonnellate. 

Noi combatteremo questo come abbiamo fatto con tutti gli altri tentativi di pregiudicare il nostro territorio, riserva di salubrità e prezioso presidio naturale.

Lo spirito del Davide che anima la nostra gente e vive nelle nostre coscienze, contro il Golia di turno, ancora una volta scenderà in campo e non si lascerà sopraffare.

Comitato “La nostra terra” Renzo Padovani

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